Filippo Jacopo Carpani

Secondo un portavoce del governo di Tel Aviv, la responsabilità del detrioramento della situazione al confine settentrionale di Israele è degli Hezbollah, poiché non vi sono dispute territoriali con il Libano

Il primo ministro ungherese e l'ex capo del governo polacco si sono incontrati con il premier italiano nell'hotel Amigo. Sul tavolo, le nomine ai vertici dell'Ue e, in particolare, un possibile secondo mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione

Il segretario generale della Nato ha affermato che sono in corso discussioni tra i Paesi membri per spostare armi atomiche dai depositi e metterle in standby, con una funzione di deterrenza contro la Russia

Secondo fonti dell'amministrazione, a fine maggio le forze americane hanno colpito una cellula dell'Isis nel Paese africano con l'obiettivo di eliminare il capo dello Stato islamico Abdulqadir Mumin

Le Idf stanno ancora indagando per stabilire le dinamiche dell'accaduto. Gli otto soldati erano tutti all'interno di un veicolo corazzato Namer e stavano viaggiando in un convoglio di ritorno da un'operazione

Il presidente della Confederazione Viola Amherd ha dichiarato che durante la conferenza non si raggiungerà una pace tra Kiev e Mosca, ma la comunità internazionale dovrà spingere in quella direzione

Funzionari americani hanno dichiarato che gli attacchi israeliani in profondità in Libano e il crescente numero di razzi sparati dai terroristi filo-Iran potrebbero far degenerare la situazione in una guerra aperta

Il presidente ucraino ha respinto la proposta di un cessate il fuoco avanzata dal presidente russo, paragonando le sue dichiarazioni a quelle che fece il leader del Terzo Reich dopo l'annessione della Cecoslovacchia

La decisione è stata annunciata dal ministro della Difesa finlandese. Nel Paese saranno schierate anche truppe occidentali. Grazie a questa mossa, Svezia e Finlandia saranno inquadrate nel Joint Force Command Norfolk

Recluse in una villa di lusso, sono state costrette a servire i loro carnefici, preparando cibo che non potevano mangiare. Il racconto di Noa Argamani, liberata durante il blitz delle forze israeliane lo scorso 8 giugno