Interni

Spunta l'inchiesta bis sui depositi chimici. E nel mirino finisce anche il sindaco Bucci

È stata una delle battaglie più combattute dal sindaco genovese Marco Bucci, quella del trasferimento dei depositi chimici costieri da Multedo a Ponte Somalia, nella zona portuale di Sampierdarena, densamente popolata

Spunta l'inchiesta bis sui depositi chimici. E nel mirino finisce anche il sindaco Bucci

Ascolta ora: "Spunta l'inchiesta bis sui depositi chimici. E nel mirino finisce anche il sindaco Bucci"

Spunta l'inchiesta bis sui depositi chimici. E nel mirino finisce anche il sindaco Bucci

00:00 / 00:00
100 %

È stata una delle battaglie più combattute dal sindaco genovese Marco Bucci, quella del trasferimento dei depositi chimici costieri da Multedo a Ponte Somalia, nella zona portuale di Sampierdarena, densamente popolata. Ecco che è notizia di queste ore che quel dislocamento è da tempo oggetto di una inchiesta bis della procura di Genova, sull'ipotesi di pressioni sui componenti del Comitato tecnico regionale e che inevitabilmente getta un'ombra sul ruolo del commissario straordinario per la ricostruzione, che allo stato risulta non indagato.

Il Comitato, cosiddetto Ctr, aveva inizialmente, il 1 ottobre 2023, non concesso il nulla osta di fattibilità per motivi di sicurezza, per poi dare infine il via libera solo nove giorni dopo. Che cosa sia successo nel frattempo, è oggetto degli approfondimenti degli inquirenti, con l'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Le accuse contenute nel fascicolo di indagine, per il momento senza indagati, sono traffico illecito di influenze, abuso d'ufficio e induzione indebita a dare e promettere utilità.

Alla luce di questa inchiesta, nata dall'esposto in procura dei cittadini, appare significativa un'intercettazione telefonica valorizzata nella richiesta di custodia cautelare della procura nell'inchiesta che ha terremotato la politica ligure, con l'arresto ai domiciliari per il presidente della Regione Giovanni Toti. Si parla qui appunto di «Calata concenter», che prevede il riempimento della Calata del bacino di Sampierdarena, per un impegno di spesa di 30 milioni di euro del programma straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi.

Un progetto che, si legge negli atti, «ritenuto da Spinelli fondamentale per il suo progetto imprenditoriale e ciò lo portava ad avanzare richieste a tutti i soggetti che l'imprenditore riteneva potessero favorire il raggiungimento del suo scopo». Spinelli è il patron del gruppo della logistica che opera nei porti ed ex patron del Genoa calcio, anche lui ai domiciliari da martedì con l'accusa di avere finanziato Toti perché questi lo agevolasse in molte pratiche portuali su cui aveva interessi imprenditoriali. Ed ecco il dialogo, risalente al 22 dicembre 2021. A parlare, intercettati, sono Toti e Bucci. La conversazione è caratterizzata da espressioni colorite che, quantomeno a una prima lettura, suggeriscono che entrambi sono consapevoli dei «progetti» di spartizione delle aziende nella gestione del porto di Genova. E che, secondo i magistrati, costituisce una prova che Toti «contava di ottenere nuovi finanziamenti da parte dei grandi imprenditori portuali, tra cui proprio Aldo Spinelli facendo particolare affidamento alla sua soddisfazione in quanto prossimo a ottenere quanto richiesto». Il governatore al sindaco: «Adesso fanno tutti l'assalto alla diligenza». E ancora, continua Toti: «Aponte (patron di Msc, ndr) si prende il suo, Spinelli si prende il suo, a noi... non ci danno un cazzo?». Bucci a quel punto, secondo i pm Luca Monteverde e Federico Manotti, «concordava, paragonando la situazione ai maiali a cui dava da mangiare da piccolo». A quel punto si parla di Spinelli. Riecco Toti: «Vuole che gli tombiamo quel cazzo di Concenter ». Il sindaco: «Certo, noi lo tombiamo appena ci risolvono il problema dei depositi... tombiamo.. .glielo dico chiaro e tondo io... hai capito». Gli risponde il governatore: «Sì, ma sui depositi Spinelli è neutrale, non gliene frega neanche». Ancora Bucci: «No, ma lui anzi, dice che va bene..da quel punto di vista lì, ci supporta». Lo spostamento, come si evincerebbe da questa conversazione, non sarebbe dispiaciuto infatti a Spinelli visto che la destinazione iniziale dei depositi era un'area che da sempre sarebbe stata oggetto dei suoi interessi.

Peraltro la questione, quella del dislocamento dei depositi chimici, al centro anche di una recentissima battaglia davanti ai giudici amministrativi.

E proprio in questi giorni, contestualmente al terremoto giudiziario che ha sconvolto la Liguria, il Tar con una sentenza ha accolto i ricorsi dei comitati dei cittadini e delle aziende Saar e Silomar, andando peraltro contro gli atti del Commissario straordinario alla ricostruzione, nonché del Comitato di gestione portuale e del Consiglio superiore ai lavori pubblici.

Commenti