Retrogusto

Krug, la sinfonia dello Champagne

Viaggio in una delle maison più blasonate della regione, che ha appena aperto una nuova cantina sostenibile ad Ambonnay. E che lancia sul mercato i nuovi prodotti, la Grande Cuvée 172ème Édition e il Krug Rosé 28ème Édition, entrambi creati a partire dalla vendemmia del 2016

Krug, la sinfonia dello Champagne

Krug ha una nuova casa. E non è a Reims, storica sede della maison, ma ad Ambonnay, accanto alla leggendaria vigna del clos che dà vita a una straordinaria cuvée. La nuova cantina, di notevole bellezza, con un’architettura studiata per integrarsi con il paesaggio dallo studio di architettura AW2 e realizzato dagli ingegneri di Gnat, è dedicata a Joseph Krug, colui che nel 1843 fondò una maison che ancora vive nel suo sogno, quello di creare anno dopo anno Champagne dello stesso livello di distinzione. Tutti ugualmente straordinari. “Da secoli – spiega Olivier Krug, direttore della maison che fa parte del portfolio del gruppo del lusso LVMH - la mia famiglia sfida le convenzioni, ecco perché quello stesso spirito anticonformista continua ancora oggi a ispirare tutto quello che facciamo”.

La presentazione della nuova cantina, che ho potuto visitare in anteprima con pochi giornalisti al mondo, è stata inserita all’interno di Krug Behind the Scenes (Krug dietro le quinte), l’annuale manifestazione in cui Olivier Krug, la cheffe de cave Julie Cavil e i suoi collaboratori presentano al mondo la nuova Édition di Krug Grande Cuvée e Krug Rosé, ciascuna con il numero progressivo della sua creazione. In questo caso il battesimo ha riguardato la Krug Grande Cuvée 172ème Édition e il Krug Rosé 28ème Édition, entrambe create a partire dalla vendemmia del 2016, un’annata climaticamente in chiaroscuro, con una primavera piovosa e una fine estate calda che ha spinto a iniziare la vendemmia il 9 settembre, andando avanti fino al 2 ottobre.

La Grande Cuvée 172ème Édition come tutti gli anni è l’espressione più compiuta dello stile aziendale. Realizzata dall’assemblaggio di 146 vini di 11 annate diverse, il più giovane dei quali è del 2016, mentre il più vecchio risale al 1998 ha al suo interno un 44 per cento di Pinot Noir, un 36 di Chardonnay e un 20 di Meunier. Il 42 per cento della cuvée è data da vini di riserva, che danno al vino ampiezza e profondità. Si tratta di uno Champagne pieno e complesso, di grande eleganza e rimarchevole espressività.

Krug Rosé 28ème Édition, che nella maison dove è usuale abbinare la degustazione all’ascolto della musica e fare paragoni sinfonici viene definita l’orchestra da camera dello Champagne, è frutto di un assemblaggio di 32 vini di sei annate diverse, il più giovane dei quali è del 2016, mentre il più vecchio risale al 2010. Ha un 58 per cento di Pinot Noir, che comprende un 10 per cento a macerazione tradizionale proveniente dagli appezzamenti di Aÿ e Mareuil-sur-Aÿ, un 25 per cento di Chardonnay e un 17 di Meunier. I vini di riserva compongono il 38 per cento del totale. Un vino raffinato e di sottile eleganza, dal colore di buccia di cipolla, un naso ricco di frutti rossi e di speziature dolci, con una bocca strutturata e ricca, dal sorso generoso.

L’occasione è stata propizia anche per assaggiare le basi delle cuvée con base l’annata 2023, la Krug Grande Cuvée 179ème Édition e il Krug Rosé 35ème Édition, che resteranno in cantina almeno fino al 2031, quando è prevista la loro sboccatura e quindi il rilascio sul mercato. La prima è composta da 206 differenti vini di 11 annate differenti (la più vecchia la 2007) con un 45 per cento di Chardonnay, un 38 di Pinot Noir e un 17 di Meunier e un 37 per cento di vini di riserva. Il Krug Rosé 35ème Édition è composto da 47 vini differenti di sei annate (a partire dalla 2018), con una lieve prevalenza di Pinot Noir (43 per cento), rispetto allo Chardonnay (41) e un 16 per cento di Meunier. I vini di riserva costituiscono il 46 per cento del totale.

Krug non è soltanto una delle maison più prestigiose della Champagne e dell’intero panorama enologico mondiale ma anche un’azienda con un approccio olistico, dalla vigna al calice, le: da monte a valle, dal vigneto al calice. Procedimenti sostenibili ed ecologici caratterizzano tutte le iniziative, i progetti e i piani d’investimento della maison. Il 100 per cento delle materie prime di Krug sono prodotte secondo i più elevati standard di eccellenza e rispetto dell’ambiente, sia da parte dei viticoltori della maison che della comunità del Cercle des Vignerons Krug, che conferiscono le loro uve. I vincoli della viticoltura minimalista richiedono estremo rigore a ogni stadio di sviluppo delle viti, dal non utilizzo di diserbanti, insetticidi, agenti chimici all’uso di soli fertilizzanti organici, dall’uso di colture di copertura per limitare l’erosione del suolo alle verifiche sulla biodiversità che aiutano la maison a ottimizzare la semina di siepi e altre piante. In cantina la maison vanta le certificazioni ISO 14001, ISO 22000 & FSSC, ISO 50001 e ISO 900.

Inoltre in Krug è vietato il trasporto aereo, che viene utilizzato solo in casi eccezionali. La maison si impegna pienamente a ridurre le emissioni e l’utilizzo di risorse limitate: la nuova sede Joseph, certificata HEQ con la valutazione “eccezionale”, ha dimezzato il consumo di acqua rispetto alla sede storica. Tutti i rifiuti vengono smistati e riutilizzati per produrre energia. Inoltre, la maison ha creato un’esclusiva confezione regalo completamente ecologica, che viene prodotta con un minore consumo energetico, evitando eccedenze produttive e rifiuti, poiché si adatta ad un’ampia gamma di Champagne. “La maestria della lavorazione – spiega Julie Cavile - rappresenta il cuore della maison Krug. Ogni giorno, rendiamo omaggio ai frutti, alle vigne e all’individualità di ogni appezzamento di terra e, quindi, sentiamo la responsabilità di preservarli.

La sostenibilità è un fatto naturale per noi”.

Commenti