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Occasione persa (e uno zampino...)

Nessuno si darà fuoco perché non potrà assistere al duello televisivo Meloni-Schlein nel salotto televisivo di Bruno Vespa: il che non toglie che il mancato confronto sembri un'occasione perduta

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Nessuno si darà fuoco perché non potrà assistere al duello televisivo Meloni-Schlein nel salotto televisivo di Bruno Vespa: il che non toglie che il mancato confronto sembri un'occasione perduta. Per chi? Anzitutto per gli italiani, abituati da una trentina d'anni a tenzoni anche memorabili (si pensi a Berlusconi-Occhetto, o a Berlusconi-Prodi), che non sono stati solo una spettacolarizzazione della politica in chiave di contesa, disputa, sfida: qualcosa facevano anche capire, perché la crudezza del faccia a faccia stagliava anche la chiarezza delle singole posizioni (perlomeno a tratti) a dispetto del parolame che ogni giorno si riversa sui nostri media.

Invece non se ne farà niente, e ripetiamo, non s'intravvedono suicidi all'orizzonte: ma la Rai è dei partiti (oltreché nostra) ed è singolare che proprio i partiti non siano in grado di organizzare un confronto elementare tra la principale forza di governo e la principale forza dell'opposizione, peraltro tra due donne che si ritrovano al vertice dei rispettivi ruoli come non era mai accaduto nella storia italiana.

Non mancano giornalisti secondo i quali Giorgia Meloni avrebbe vinto facilmente (se non altro per dialettica), ma è anche vero che Elly Schlein avrebbe avuto un'occasione irripetibile per rovesciare il pronostico. Ma, come detto, la Rai è dei partiti: il controllo è in mano al Parlamento tramite la Commissione di vigilanza Rai, la cui carica di presidente, per tradizione, spetta a un esponente dell'opposizione che nel caso è la pentastellata Barbara Floridia, un'insegnante precaria piazzata in poltrona da Giuseppe Conte.

Volendo trovarne uno, siamo al punto: Conte, escluso dal duello, ha attivato la sua pupilla affinché inoltrasse un esposto all'Agcom, e, morale, l'Autorità ha bloccato il duello e ha sostenuto che il confronto debba semmai corrispondere a un caravanserraglio televisivo con tutti i leader di tutti i partiti: come invocava Conte e come piacerebbe organizzare a La7 e SkyTg24, che forse sono il futuro direbbe Jannik Sinner ma non hanno ancora la visibilità di Rai Uno.

Non se ne farà niente, si diceva: anche perché, nell'ammucchiata, Meloni

e Schlein hanno solo da perderci. Invece lo sfascista Giuseppe Conte, come i Cinque Stelle, si è confermato uno specialista (vedi Superbonus e Reddito di cittadinanza) nel distruggere così che altri non possano costruire.

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