Farmaci e terapie

Infarto, 90 marcatori sanguigni prevedono il rischio per i mesi successivi

Uno studio svedese mostra quali sono le quasi cento molecole "spie" di un infarto che potrebbe arrivare entro i successivi sei mesi: ecco i risultati e il prossimo test online per la prevenzione

Infarto, 90 marcatori sanguigni prevedono il rischio per i mesi successivi

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Giocare d'anticipo per prevenire patologie invalidanti grazie alla moderna Medicina ma anche a uno stile di vita più sano: sono essenzialmente queste due le macro aree sulla prevenzione degli infarti che hanno spinto alcuni ricercatori svedesi a condurre uno studio che ha dimostrato come alcuni attacchi di cuore possono essere "previsti" alcuni mesi precedenti l'infarto con un semplice esame del sangue.

I risultati dello studio

Ne hanno parlato i ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, guidati dal professor Johan Sundström il cui studio è pubblicato sulla rivista scientifica Nature Cardiovascular Research: il team di ricerca ha analizzato i campioni di sangue di oltre 169mila persone che non avevano mai avuto malattie cardiovascolari. Nel giro di sei mesi, 420 di loro hanno avuto il primo infarto e il loro sangue è stato successivamente confrontato con i campioni di 1.598 persone sane divise in sei diversi gruppi. "Abbiamo trovato circa 90 molecole collegate al rischio di un primo infarto. Ma per prevedere il rischio bastano i campioni che già oggi vengono prelevati in ambito sanitario", ha dichiarato Sundström.

L'importanza della prevenzione

In pratica, 90 molecole o marcatori sanguigni possono prevedere quello che potrebbe accadere nei successivi sei mesi e forse anche di più motivando i pazienti "ad assumere farmaci preventivi o a smettere di fumare, ad esempio", aggiunge il primo autore dello studio. I ricercatori svedesi hanno portato avanti lo studio insieme ad altri ricercatori europei partendo dal presupposto che nei mesi precedenti un infarto si attivino molti processi biologici che possono essere individuati con un semplice esame del sangue. "Volevamo sviluppare metodi per l'assistenza sanitaria per trovare persone che presto avranno il primo infarto".

Come funziona lo strumento online

L’attacco cardiaco è la principale causa di morte nel mondo con aumenti esponenziali negli ultimi anni. Molte persone ad alto rischio non fanno prevenzione o non assumono l'atteggiamento corretto verso questo tipo di problematica. Per facilitare ulteriormente gli screening e l'accesso collettivo, i ricercatori stanno sviluppando anche un semplice strumento web presto disponibile, grazie a cui chiunque può scoprire il proprio rischio di subìre un attacco di cuore entro sei mesi soltanto con un test online. "Questo era anche un altro scopo dello studio perché sappiamo che la motivazione per i trattamenti preventivi è piuttosto bassa. Se scoprissi presto che hai un rischio maggiore di avere un infarto, potresti essere più motivato a prevenirlo", aggiunge il prof. Sundström.

"Lo studio è molto importante perché l'infarto rappresenta la prima causa di morte nel mondo occidentale e in Italia ogni anno colpisce circa centomila persone", ha spiegato a Repubblica il prof. Giuseppe Musumeci, direttore della Cardiologia dell'Ospedale Mauriziano di Torino. "È fondamentale fare prevenzione riducendo i fattori di rischio che sono il fumo, l'ipertensione arteriosa, il diabete e soprattutto il colesterolo LDL.

Avere a disposizione un algoritmo che ci segnala chi corre un rischio più alto ci può portare a stimolare uno stile di vita ancora più sano e una correzione di questi fattori di rischio ancora più incisiva in queste persone."

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