Guerra

Via alla fase uno: iniziate le esercitazioni nucleari russe ai confini dell'Ucraina

Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato l'inizio della prima fase delle manovre nel distretto militare meridionale. Coinvolte forze di terra, aeree e navali, equipaggiate con missili Iskander e Kinzhal

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La Russia ha dato il via alla prima fase delle esercitazioni con armi nucleari tattiche. Secondo quanto riportato da Ria Novostoi, le prove pratiche sulla preparazione e l’uso di questi ordigni si stanno svolgendo nel distretto militare meridionale, non lontano dal confine con l’Ucraina.

L'esercitazione in corso ha lo scopo di mantenere la prontezza del personale e delle attrezzature delle unità per l'uso in combattimento di armi nucleari non strategiche per rispondere e per garantire incondizionatamente l'integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo in risposta a dichiarazioni provocatorie e minacce di singoli funzionari occidentali contro la Federazione Russa”, ha spiegato il ministero della Difesa di Mosca. Nell’ambito di questa prima fase, le forze missilistiche del distretto interessato stanno mettendo a punto i preparativi per il lancio dei vettori del sistema tattico-operativo Iskander, mentre il personale delle unità aeree delle divisioni aerospaziali equipaggerà i velivoli con varie armi, tra cui i Kinzahl ipersonici, su cui sono state montate cariche speciali. I caccia si dirigeranno poi nelle aree di pattugliamento.

Il presidente Vladimir Putin aveva incaricato lo Stato maggiore di organizzare queste manovre a inizio maggio, al culmine di un’impennata delle tensioni provocata da un lato dall’inserimento del leader ucraino Volodymyr Zelensky nell’elenco dei ricercati del Cremlino, dall’altro dallo scontro diplomatico con il blocco occidentale causato dalla proposta del presidente francese Emmanuel Macron di inviare soldati della Nato in Ucraina. “Dispiegare soldati Nato per confrontare militari russi nell'escalation di tensioni è un passo senza precedenti. E richiede attenzione e misure speciali”, aveva dichiarato il portavoce dello zar Dmitri Peskov.

Questa dimostrazione di forza della Federazione si sta svolgendo in un momento in cui le forze di Mosca sono in vantaggio al fronte. Le truppe di Kiev, infatti, lamentano una scarsità di uomini e mezzi che sta rendendo sempre più complesso il mantenimento delle posizioni difensive. In più, l’offensiva nella regione di Kharkiv ha costretto il comando ucraino a spostare uomini dal Donbass, dove i russi sono riusciti a guadagnare altro terreno nell’ambito di un’avanzata lenta e costante lungo tutta la prima linea.

Oggi abbiamo circa il 25% di ciò che ci serve per difendere l'Ucraina”, ha commentato il presidente Zelensky. “Sto parlando della difesa aerea. Per quanto riguarda gli aerei, affinché la Russia non abbia la superiorità aerea, la nostra flotta dovrebbe avere da 120 a 130 aerei moderni”.

Per quanto riguarda la scarsità di uomini, il leader di Kiev ha ammesso che l’esercito ha bisogno “di personale per le riserve. Un gran numero di brigate è vuoto. Dobbiamo farlo in modo che i ragazzi abbiano una rotazione normale. Così il loro morale migliorerà".

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