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Il pacifista Tarquinio, la femminista Corrado e la tartassatrice Strada: le candidature minestrone del Pd

Dall' "attivista climatica" Corrado all'amante della patrimoniale Strada, dal pacifista Tarquinio alla Morani chi vuol continuare a sostenere l'Ucraina. Un vero e proprio minestrone...

La femminista, il pacifista e la tassatrice: le candidature minestrone del Pd

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La femminista, il pacifista e la tassatrice: le candidature minestrone del Pd

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Il Pd è un posto meraviglioso dove si trova di tutto. C’è chi vuol introdurre la patrimoniale, chi vuole abolire il ferro da stiro e chi ha idee completamente opposte sulla guerra in Ucraina. “Stropicciati per il clima” è lo slogan che, tra il serio e il faceto, ha lanciato Annalisa Corrado, la candidata ecologista del Pd nel collegio Nord-Est che negli ultimi giorni ha lanciato un’invettiva contro gli stereotipi di genere. “Adesso basta entrare in un negozio di giocattoli e vedi che ci sono i giocattoli rosa, i giocattoli blu. Poi l’aspirapolvere, il glitter, tutte le robe per essere brave donne di casa e anche un po’ fru fru. E anche la cura, quindi bambolotti. Per i maschi trovi qualsiasi cosa, aerei, costruzioni, il piccolo chimico e non trovi la cura”, dice indignata la Corrado che, da “’attivista climatica” promette battaglia a Bruxelles per un’Europa sostenibile.

Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency e capolista nel collegio Nord-Ovest, invece, il 16 maggio ha rilanciato l’idea di un vecchio cavallo di battaglia della sinistra:“Non ho per nulla paura di sostenere - afferma intervistata dal Corriere - che, quando le diseguaglianze sono così marcate e sulle teste delle famiglie grava un debito pubblico elevato, servono interventi straordinari come una patrimoniale”. E, poi, assicura che questa patrimoniale non farebbe scappare all’estero i grandi capitali. Sarebbe una misura di “equità e buon senso” in attesa di una vera unione fiscale”, ma in realtà ricorda più l'ex ministro Tommaso Padoa Schioppa, l'economista famoso per aver detto "le tasse sono bellissimo".

Poi, ovviamente, nella lista dei candidati improbabili c’è Marco Tarquinio, direttore di Avvenire per 13 anni, vicino alla comunità di Sant’Egidio e per alcuni mesi accostato al Movimento Cinque Stelle. Antiabortista e pacifista, si è da sempre schierato contro l’invio di armi in Ucraina e, in una recente intervista rilasciata a Repubblica, ha promosso“l’autodifesa non violenta” come possibile soluzione al conflitto sostenendo che Putin sarebbe sul punto di sedersi al tavolo delle trattative. Ma non solo. Tarquinio è convinto che l’Europa non debba essere più “l’intendenza al seguito dei carri armati altrui” e spera che Bruxelles“prenda un’iniziativa forte con Washington e Pechino, perché è lì che si decide il destino di questa guerra”.

Di tutt’altro avviso è Alessia Morani, candidata del Pd nel centro Italia, lo stesso collegio elettorale dove corre anche Tarquinio e, in un'intervista al Foglio, spiega chiaramente che un ticket elettorale insieme a lui sarebbe impossibile: “Diciamo che per affinità di pensiero la vedo piuttosto complicata, abbiamo idee molto diverse su aborto e conflitto in Ucraina, certo sarebbe un buon modo per raccontare la pluralità del Pd, almeno sull'utero in affitto la

pensiamo allo stesso modo". Insomma, nel Pd ce n'è per tutti i gusti: dal difensore dei diritti civili al cattolico antiabortista, dal pacifista a chi vuol continuare a sostenere l'Ucraina. Un vero e proprio minestrone...

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