Cronaca nera

L'impegno in politica e il sogno di diventare vigilessa. Chi era Sofia Stefani

La 33enne era impegnata in politica col Pd e nel sociale con le Cucine popolari di Bologna. Sui suoi profili social scriveva: "Credo nel mio lavoro"

L'impegno in politica e il sogno di diventare vigilessa. Chi era Sofia Stefani

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Un ragazza semplice e piena di sogni. È quanto traspare dai profili social di Sofia Stefani, la vigilessa di 33 anni uccisa dal collega Giampiero Gualandi nella sede del Comando Provinciale della polizia locale ad Anzola dell'Emilia. Il 63enne, in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario, ha raccontato ai carabinieri che il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre puliva l'arma di ordinanza. Una circostanza ora al vaglio degli investigatori che, al netto delle dichiarazioni rese dall'indagato, non è escludono l'ipotesi del delitto passionale. Sembra, infatti, che tra i due vi fosse una relazione sentimentale.

Chi era Sofia Stefani

Sofia sognava di entrare a far parte del corpo della polizia locale. Un sogno che si era realizzato a febbraio del 2023, quando aveva indossato per la prima volta la divisa. A suggello di quella giornata speciale si era scattata un selfie che poi aveva condiviso sui social: "Credo molto nel mio lavoro", scriveva in un commento inerente alla foto. Era stata assegnata alla sede di Sala Bolognese, dove era rimasta fino alla scadenza del contratto. Durante l'anno di servizio aveva conosciuto Gualandi che, tra l'altro, ricopre il grado di commissario capo e sindacalista della categoria. Tra loro ci sarebbe stata una frequentazione, nonostante fossero entrambi impegnati.

L'impegno in politica e nel sociale

Sofia Stefani era impegnata in politica, con il Pd, e nel sociale con le Cucine Popolari di Bologna, un'associazione di volontariato nata con l'obiettivo di realizzare in ogni quartiere di Bologna un luogo dove le persone più in difficoltà potessero avere un pasto caldo e la possibilità di scambi sociali. "L'omicidio di Sofia Stefani lascia davvero senza parole. Una tragedia terribile", ha detto Andre De Maria, deputato Pd, che conosceva la 33enne. "Sofia era una donna di grande sensibilità e intelligenza. - ha aggiunto - Una amica e una compagna. Alla sua famiglia, a cui mi lega un rapporto di grande amicizia, vanno tutte le mie condoglianze e tutto il mio affetto".

Il sindaco: "La morte di Sofia sveglia le coscienze"

Da ieri pomeriggio, la piccola comunità di Anzola è sotto choc. Il sindaco Giampiero Veronesi ha proclamato una giornata di lutto cittadino. Per questo motivo, oggi le serrande dei negozi sono abbassate e le bandiere del Comune sono a mezz'asta. "Siamo in attesa di capire cosa decideranno gli inquirenti.

- ha detto a La Presse il primo cittadino - Non ci deve interessare il movente, ma il fatto che purtroppo una ragazza di 33 anni ha perso la vita in modo davvero efferato per un colpo di pistola e questo deve svegliare le coscienze".

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