Cronache

"Dacci i soldi o mettiamo online le foto di tua figlia"

Arrestati dopo due anni di indagine gli autori di un ricatto, fallito, ai danni di un papà di Reggio Calabria. L'uomo si era subito rivolto ai poliziotti

"Dacci i soldi o mettiamo online le foto di tua figlia"

“Dacci duemila euro se non vuoi che pubblichiamo online le foto hard di tua figlia”, incastrato i ricattatori web di Reggio Calabria.

Dopo due anni di indagini, i poliziotti del commissariato di Polistena hanno individuato i due presunti autori del ricatto a un padre reggino. Si tratta di un 20enne (che risulta già detenuto per altre cause) e di un 27enne. Sarebbero stati loro, nel maggio del 2015, a chiedere all’uomo di sborsare la somma per evitare che tutto il web vedesse le foto compromettenti della figlia.

Come riporta il Quotidiano del Sud, tuttò inizio poco più di due anni fa quando venne contattato, su Facebook, da un utente che gli risultava completamente sconosciuto. Non sapeva chi fosse né chi manovrasse quell’account da cui era partita una richiesta che non avrebbe ammesso repliche: soldi subito, oppure pubblica gogna per la figlia minorenne.

L’uomo, però, ebbe il coraggio di ribellarsi al ricatto e si rivolse da subito ai poliziotti. Questi lo incoraggiarono a fissare un appuntamento, a lasciar credere ai suoi aguzzini di essere caduto nella loro rete, di esser pronto a sborsare i soldi richiesti. Quando, però, giunse l’ora e il giorno prestabilito per lo “scambio”, all’appuntamento (cui erano presenti anche gli agenti, pronti a intervenire) non si presentò nessuno.

Ciononostante l’inchiesta non si è fermata, anzi. Sono serviti due anni agli inquirenti per risalire all’utente e ai presunti manovratori di quell’account. E così, nei giorni scorsi, il giudice per l’indagine preliminare di Reggio Calabria ha emesso le ordinanze di custodia cautelare a carico degli indagati. Il primo, già detenuto, è stato raggiunto in carcere dal provvedimento.

L’altro, invece, s’è visto notificare la misura degli arresti domiciliari.

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