Cronache

Firenze, gli antagonisti aggrediscono i leghisti. Ma la Digos evita il linciaggio

La furia dei centri sociali contro i militanti della Lega. Assalto al gazebo a Firenze. Solo l'intervento della Digos evita il peggio

Firenze, gli antagonisti aggrediscono i leghisti. Ma la Digos evita il linciaggio

La furia di tre estremisti, presumibilmente legati ai centri sociali, è esplosa contro i militanti del Carroccio. Una aggressione in piena regola lungo le vie di Firenze. Gli antagonisti hanno messo sottosopra il gazebo di via Masaccio e hanno, poi, gettato per strada il materiale che i leghisti stavano distribuendo ai passanti. Il peggio è stato evitato solo grazie al rapido intervento degli agenti della Digos che hanno prontamente fermato l'atto vandalico e identificato i tre aggressori.

Il raid è stato violento e inaspettato. I tre antagonisti hanno colpito velocemente puntando contro il gazebo del Carroccio e aggredendo i politici e i militanti che stavano facendo volantinaggio dalla mattina. "Avevamo già ricevuto improperi verbali di tutti i tipi, anche da passanti di una certa età", la responsabile leghista di quartiere Sonia Grimaldi. Anche lei è tra le persone aggredite e, con dispiacere, lamenta che "la libertà di manifestazione in questo Paese, se non si è allineati a sinistra, è tuttora ostacolata e messa in discussione anche fisicamente". Anche per Alessandro Scipioni, segretario provinciale del Carroccio, si tratta di "un fatto gravissimo" che da un lato svela "la profonda insicurezza che c'è nella città di Firenze" e dall'altro dimostra quanto l'estrema Sinistra sia "intollerante ed antidemocratica".

Quella di oggi in via Masaccio è la seconda aggressione che avviene in meno di un anno nei confronti di un gazebo del Carroccio. "È un episodio triste per la democrazia - commenta Scipioni - soprattutto perché mai le Istituzioni cittadine hanno espresso la loro solidarietà ai nostri militanti vittime di violenza.

Evidentemente - conclude - una parte della sinistra è sistematicamente votata a portare avanti le proprie idee politiche con la violenza".

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