Cronache

Migranti, ennesimo naufragio: decine di morti in acque libiche

All'indomani della tragedia sfiorata, affonda un altro barcone. In mare un centinaio di immigrati. Una trentina i morti. Renzi: "Il dramma continua". Salvini: "Sei complice"

Migranti, ennesimo naufragio: decine di morti in acque libiche

Ancora un naufragio nel Canale di Sicilia, ancora morti nelle acque del Mar Mediterraneo. A 35 miglia dalle coste libiche si è rovesciato un barcone con un centinaio di clandestini a bordo. L'ennesima tragedia dell'immigrazione, che conta una trentina di morti, arriva, nell'indifferenza dell'Unione europea, all'indomani del maxi naufragio che a fronte di cinque vittime ha visto la Marina Militare italiana salvare 550 disperati caduti in mare mentre stavano cercando di raggiungere le coste italiane.

Il barcone, con circa un centinaio di immigrati in acqua o aggrappati allo scafo, si è capovolto a circa 35 miglia da Zuara. L'allarme è stato dato da un velivolo lussemburghese che partecipa all'operazione Sophia-Eunavformed, la missione dell'Unione europea che pattuglia il Mediterraneo per soccorrere e salvare gli immigrati. Non appena hanno avvistato decine di persone in mare, è stato dato subito l'allarme e sul posto è intervenuto un secondo velivolo di Eunavformed, questa volta spagnolo, che ha lanciato in mare il kit di salvataggio. Sul posto sono subito accorse anche due motovedette delle Capitanerie di porto e una nave spagnola della missione europea, la "Reina Sofia".

Dal Giappone, dove è in corso il G7, Matteo Renzi non ha mancato di far sapere il proprio dolore per l'ennesima strage. "Avevo promesso avrei portato al tavolo dei leader del mondo le immagini del dottore che ieri ha salvato la bambina di 9 mesi che nel naufragio ha perso la mamma, le immagini della Marina militare che ieri ha salvato 500 persone evitando un'ecatombe - ha commentato il premier - però il dramma continua". Solo oggi la Guardia costiera ha recuperato oltre 2.600 immigrati in oltre venti operazioni attualmente in corso. Come fanno sapere dalla centrale operativa delle Capitanerie di porto, che sta coordinando le operazioni di recupero, sette mezzi della Guardia costiera sono in azione al largo delle coste della Libia. Oltre ai mezzi della Guardia costiera sono state inviate sul posto diverse altre navi presenti in zona: quattro rimorchiatori, un mercantile, una unità Frontex e una Eunavformed con elicottero. "Il nostro lavoro di servizio, di salvare vite umane - ha ammesso Renzi - rischia però non di essere inutile ma insufficiente". "È urgente un blocco navale che impedisca le partenze", ha tuonato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, accusando il governo Renzi di essere "complice di una strage".

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