Cronache

Modena, furti in stazione e vana fuga, fermati clandestini magrebini

I due, pregiudicati e clandestini, hanno tentato il furto di un portafogli e di un cellulare,ma sono stati in breve individuati e fermati dagli agenti della polizia di stato, intervenuti su segnalazione di uno dei derubati

Modena, furti in stazione e vana fuga, fermati clandestini magrebini

Grande trambusto nella serata di venerdì all’interno della stazione ferroviaria di Modena.

Protagonisti della vicenda due magrebini, autori del furto di un portafogli in seguito al quale la vittima ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Quando gli agenti di polizia sono giunti sul posto, dopo aver udito il racconto e la descrizione dei ladri da parte dell’uomo derubato, hanno immediatamente scorto i due responsabili. Non è stato difficile individuarli, dato che stavano correndo per la stazione nel tentativo di seminare un giovane a cui avevano appena sottratto il cellulare e che stava tentando di raggiungerli per recuperarlo.

Quando si sono resi conto di esser stati scoperti, i malviventi hanno tentato invano di darsi alla fuga e di liberarsi del telefono appena rubato. In breve sono stati raggiunti ed ammanettati dai poliziotti, che li hanno sottoposti a perquisizione sul posto.

Il primo aveva addosso due cellulari ed un portafogli appartenente ad un cittadino italiano, che conteneva 55 euro oltre a carte di pagamento e documenti del legittimo proprietario. Anche il secondo si trovava in possesso di due smartphone, oltre che di una banconota da 5 euro.

Condotti presso gli uffici della questura di Modena, gli stranieri sono stati sottoposti alle consuete operazioni di identificazione. Si tratta di due cittadini di nazionalità marocchina di 22 e 23 anni, clandestini sul territorio nazionale e pregiudicati. Il primo aveva alle spalle dei precedenti per danneggiamento e invasione di terreni o edifici. Il 23enne, invece, era stato già incriminato per furto in abitazione, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Si trovano ora in attesa del giudizio direttissimo, che attendono dietro le sbarre delle celle di sicurezza della questura.

Grazie all’acquisizione dei filmati registrati all’interno della stazione, gli agenti hanno potuto identificare il luogo in cui i marocchini si erano liberati del portafogli rubato e per il quale era stato richiesto inizialmente il loro intervento.

L’oggetto ed il suo contenuto sono tornati nelle mani del legittimo proprietario.

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