Cronache

"Non si affitta a stranieri": bufera sul cartello choc

A Bologna il cartello in un condominio ricorda agli inquilini di non sub-affittare le stanze a persone straniere. Nemmeno se hanno il permesso di soggiorno

"Non si affitta a stranieri": bufera sul cartello choc

Si affitta a tutti, ma non agli stranieri. Il cartello, scritto a chiare lettere, è apparso sul condominio di via del Borgo San Pietro 99 a Bologna, stabile di proprietà di una nota famiglia emiliana, la Bonori Innocenti, proprietaria di una azienda a Zola Predosa.

"Si ricorda che eventuali subentri, in caso di contratto, di nuove persone fisiche devono essere approvati dalla proprietà. Non si prendono in considerazione stranieri anche se in possesso di permesso di soggiorno", si legge nel cartello rimasto affisso per alcuni giorni.

Secondo quanto raccontato dall'ad della società, Carlo Bonori, "la famiglia non è direttamente coinvolta nella gestione amministrativa dell’immobile, questa cosa non mi risulta". E infatti a gestire il tutto è il ragionier Piero Prisini, che al Corriere ha definito l'accaduto un "eccesso di zelo da parte della segretaria amministrativa". In sostanza "la segretaria si è trovata a volte con persone straniere col permesso di soggiorno scaduto e così si ha in casa qualcuno che lo Stato italiano non accetta".

Gli inquilini hanno già avviato una raccolta firme, appoggiata anche dai movimenti per la casa, dal sindacato Asia Usb e dal collettivo Noi Restiamo, che non considerano l'accaduto un errore ("quel cartello è rimasto lì per almeno otto giorni") e attaccano: "Il diritto all’abitare è già messo a dura prova - denuncia Lorenzo Piccinini di Asia - aggiungere anche una componente razzista è inaccettabile".

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