Cronache

Parla l'albergatore di Ischia: "Ho difeso Salvini perché mi sono sentito umiliato come italiano"

Dopo la decisione del consiglio comunale di Maiorca di non accogliere Matteo Salvini, Aldo Presutti ha condiviso sui social un messaggio di sostegno nei confronti del ministro dell'Interno. Ma sul web si è scatenato un putiferio

Parla l'albergatore di Ischia: "Ho difeso Salvini perché mi sono sentito umiliato come italiano"

"Per tutti gli amici sostenitori di #Salvini vi sarà applicato lo sconto #salvininonmollare all'Hotel Solemar Terme Beach & Beauty di Ischia, basta scrivere amico twitter di Aldo Presutto titolare", con questo tweet, rimosso nel giro di breve tempo, il titolare dell'hotel voleva mandare una sorta di risposta indiretta al Consiglio comunale di Maiorca che aveva definito Salvini "persona non gradita".

Una difesa e una presa di posizione che gli sono valsi centinaia di minacce e disdette dell'ultimo minuto. Infatti, da quando Aldo Presutti ha condiviso sui social il suo sostegno a Matteo Salvini si è scatenato un vero e proprio putiferio. "Sono da tre giorni bersaglio di improperi, accuse, violenze verbali - confessa il titolore dell'Hotel Solemar Terme Beach & Beauty di Ischia al Corriere della Sera -. E c’è anche una signora meridionale residente al Nord che ha chiamato per cancellare la prenotazione del suo soggiorno. Mi ha scritto: 'non voglio sentire puzza di Salvini'".

Questa è la difficile situzione in cui sta vivendo Presutti dallo scorso week end. Una situazione pesante per chi voleva "soltanto difendere" il leader della Lega. In una lettera, il titolare ha voluto spiegare come sta vivendo gli ultimi giorni: "Ho cancellato il tweet perché mi sono arrivate addosso offese, ingiurie, attacchi di ogni tipo. Mi hanno chiamato fascista, razzista e tanto altro. Ho capito che il mio messaggio, forse anche a causa della mia non totale padronanza della lingua italiana, è stato male interpretato e ho preferito cancellarlo. Devo fare un appello soprattutto ai cosiddetti leoni da tastiera. Da due giorni sul web il mio albergo è diventato il peggiore del mondo. Non distruggete la nostra struttura, nel mio hotel ci sono 30 lavoratori che a fine mese con il loro stipendio portano avanti le loro famiglie. Se viene distrutto il mio albergo per un tweet male interpretato, è la fine. Non mia ma della civiltà".

E dopo questa lettera, il titolare è stato intercettato al Corriere della Sera al quale ha voluto raccontare cosa sta (purtroppo) accadendo dopo la difesa a Salvini. "Non sono mai stato razzista - dice -. Su Twitter ho soltanto dato sfogo ad una reazione: da italiano mi sono sentito umiliato dalla dichiarazione del consiglio comunale dell'isola di Maiorca con la quale è stato espresso il non gradimento nei confronti di un nostro ministro. Non mi sarei mai aspettato di finire in un vortice di offese soltanto per aver detto di sentirmi italiano fino in fondo".

Nella lunga intervista, il titolare della struttura ribadisce più volte di non essere razzista, ma di essersela presa come italiano, "c’è sempre qualcuno che offende gli italiani. Ma gli italiani se la prendono con me". Aldo Presutto non è contro l'accoglienza (controllata) dei migranti perché "mio padre e i suoi fratelli emigrarono tutti in Germania, come potrei essere contro chi emigra per necessità?". Ma l'imprenditore sa che non tutti arrivano in Italia per necessità e infatti precisa: "Tuttavia, occorre che questi flussi siano controllati, poiché se venisse tutta l’Africa qui, dove dovranno emigrare i nostri giovani per trovare un po' di lavoro?".

Dopo questa intervista e la precedente lettera, l'albergatore spera di aver chiarito a tutti cosa lo scorso week end lo ha portato a difendere Salvini.

Perché ne va della sua salute, quella della sua struttura e dei suoi dipendenti tornare al lavoro.

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