Economia

Addio al roaming da metà giugno: stop ai costi aggiuntivi all'estero

L'intesa consentirà l'effettiva abolizione delle tariffe extra. La riduzione del prezzo sui dati sarà prorgessiva

Addio al roaming da metà giugno: stop ai costi aggiuntivi all'estero

Dopo oltre cinque ore di negoziati, i rappresentanti dell'Europarlamento e dei governi dell'Unione europea hanno trovato un accordo sul roaming (guarda il video). L'intesa consentirà, a partire dalla metà di giugno, l'effettiva abolizione delle tariffe extra.

L'ultimo ostacolo da superare, prima di cancellare il balzello telefonico per chi viaggia all'estero, erano i tetti dei prezzi all'ingrosso per i dati che gli operatori applicano tra loro. Secondo l'accordo, la riduzione del prezzo sui dati sarà prorgessiva: il 15 giugno il prezzo massimo per GB passerà dai 50 euro attuali a 7,7 euro, per poi scendere a 2,5 euro nel 2022. L'obiettivo dell'approccio progressivo (6 euro a GB nel 2018 4,5 nel 2019, 3.5 nel 2020 e 3.0 nel 2021) è di consentire all'industria delle telecomunicazioni di continuare a investire nelle infrastrutture di rete. I prezzi all'ingrosso di voce e sms subiranno un taglio definitivo dal 15 luglio: da 0.05 a 0.032 euro al minuto per la voce e da 0.02 a 0.01 euro per ciascun messaggio.

L'accordo è provvisorio e dovrà essere ratificato sia dal Parlamento europeo sia dal Consiglio, l'organismo che riunisce i governi dell'Unione europea. "Raggiungere un accordo rapido sui prezzi del roaming all'ingresso era una priorità", ha detto Emmanuel Mallia, ministro per la competitività di Malta che ha la presidenza di turno della Ue.

"La decisione di oggi è il passo finale in un processo iniziato dieci anni fa - ha concluso - dalla prossima estate, ovunque viaggeranno in Europa, i nostri cittadini sarano in grado di fare chiamare, inviare messaggi, surfare e rimanere connessi come nel loro paese".

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