I guadagni dei banchieri sulle spalle dei risparmiatori
11 Dicembre 2015 - 19:39In Italia i banchieri con uno stipendio milionario sono cresciuti mentre gli istituti rischiavano sulla pelle dei risparmiatori
Il caso salva banche che ha colpito diversi risparmiatori italiani sta agitando le acque della politica. Quattro piccole banche italiane – Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara – sono in liquidazione coatta amministrativa dal 22 novembre, una procedura simile a quella fallimentare ma svolta da un istituto amministrativo e non da un tribunale. Per le quattro banche è stato effettuato un “salvataggio” da parte del “Fondo di Risoluzione”, un fondo previsto dalla legge italiana e dall’Unione europea alimentato con contributi delle altre banche nazionali (quindi non con soldi dello Stato). La distinzione è importante perché l’Unione Europea non permette l’aiuto da parte dei singoli Stati alle imprese in difficoltà, e ritiene che queste situazioni debbano essere gestite dal libero mercato.
Per quanto riguarda Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara, la parte “cattiva” di ogni banca – quella con i prestiti che hanno meno possibilità di rientrare – è stata separata dalla parte “buona”, quella con i depositi dei clienti, che è stata temporaneamente affidata ad amministratori designati appositamente. Chi ha “pagato” il salvataggio delle quattro banche sono anzitutto i loro azionisti e chi aveva investito in obbligazioni subordinate. Le obbligazioni sono generalmente di tre tipi: garantite, non garantite e subordinate. In totale il salvataggio è costato circa 3,6 miliardi, anticipati dalle tre maggiori banche italiane: Unicredit, UBI Banca e Intesa Sanpaolo. Ma non sono solo i numeri e le scelte politiche a creare tensione. La morte del pensionato suicida di Civitavecchia, Luigino D'Angelo, che in una lettera ha dichiarato di averla fatta finita proprio per aver perso i risparmi con Banca Etruria, ha alzato il livello dello scontro tra clienti e banche. Da un lato gli istituti, dall'altro chi ha perso tutto. Ma mentre il muro contro muro prosegue ci sono alcuni dati oggettivi, alcune cifre che lasciano intendere quanto i banchieri in questi anni si siano arricchiti sulle spalle dei risparmiatori. Come sottolinea Marco Cobianchi di Panorma, nella sua rubrica Truenumbers.tv spiega bene come i banchieri abbiano guadganato milioni di euro negli ultimi anni.
"La European Banking Authority (Eba) ha aggiornato i dati relativi al numero di banchieri che nei vari Paesi europei, guadagnano più di un milione l'anno. Per quanto riguarda l'Italia, rispetto al 2012, nel 2013 i banchieri ricchi sono passati da 109 a 138. La categoria più numerosa rappresentata è quella dei banchieri d'investimento: in 70 possono festeggiare una busta paga milionaria. Altri 21 lavorano nel settore della gestione del risparmio, e 10 nell'asset management. Solo 6 banchieri del settore delle "normali" banche commerciali sono stati remunerati così generosamente. Ma, attenzione, "più di un milione" significa che lo stipendio medio non è di poco superiore al milione, ma è di 1 milione 917mila euro, cioè quasi due. Per tutti vale - afferma - comunque la stessa regola: lo stipendio fisso vale in busta paga molto meno dello stipendio variabile: complessivamente al primo sono andati 95,3 milioni di euro e alla seconda ben 169,2 milioni". Poi Cobianchi aggiunge Giornale.it: "Queste remunerazioni non sono giustificabili in un momento in cui l'economia arranca. Le buonuscite dei banchieri sono molto più indegne degli stipendi. Vanno via lasciando disastri e buchi con 40 milioni di euro. Chi guadagna certe somme dovrebbe trasformare piccole banche in multinazionali. Invece avviene l'esatto contrario". Infine Cobianchi non assolve nessuno: "Nel caso di Etruria&Co., tutti hanno grandi responsabilità. Dai dirigenti agli sportellisti.
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