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Corte d'Appello di Milano sprint per cacciare il Cav dal parlamento

La Corte d'appello di Milano non perde tempo. Fissata la data del nuovo processo: sabato 19 ottobre. L'obiettivo è di emettere la sentenza il giorno stesso

Corte d'Appello di Milano sprint per cacciare il Cav dal parlamento

Tappe forzate, come previsto. Per il nuovo processo a Silvio Berlusconi, quello che dovrebbe infliggergli nuovamente la condanna all'interdizione dai pubblici uffici annullata dalla Cassazione, la Corte d'appello di Milano ha deciso di non perdere tempo. La data del nuovo processo è già stata fissata: 19 ottobre, davanti alla terza sezione penale. E l'obiettivo è di emettere la sentenza il giorno stesso.

Il plico con le motivazioni della sentenza della Cassazione era arrivato da Roma a Milano alla fine della settima scorsa. Qui fin dall'inizio la scelta è stata di sbrigare la pratica il prima possibile. Anche se non ci sono più rischi di prescrizione, la corte milanese ha deciso di chiudere la pratica il prima possibile. Questa mattina il giudice Rosario Spina, uno dei presidenti della terza sezione, ha fissato la data. Pur di fare in fretta è stata fissata udienza nella giornata di sabato, quando gli uffici giudiziari milanesi sono in genere quasi tutti chiusi.

La corte d'appello il 19 ottobre dovrà limitarsi a rivalutare la durata della interdizione dai pubblici uffici inflitta a Berlusconi, visto che la colpevolezza del reato di frode fiscale è ormai stata sancita in via definitiva dalla Cassazione che ha confermato la condanna a quattro anni di carcere. Invece l'interdizione, che le sentenze milanesi avevano fissato in cinque anni, è stata ritenuta eccessiva, perché superiore ai tetti massimi fissati dalle leggi fiscali. Nel nuovo processo, al Cavaliere non potranno essere inflitti più di tre anni di interdizione.

Se il percorso della decadenza parlamentare in base alla legge Severino, che inizia oggi pomeriggio davanti alla Giunta del Senato, si annuncia lungo e complesso, l'espulsione di Berlusconi dal parlamento per effetto della sentenza di interdizione riparte e viene accelerato dalla fissazione dell'udienza del 19 ottobre : anche se comunque il nuovo verdetto della Corte d'appello milanese non sarà immediatamente efficace, visto che Berlusconi potrà ricorrere nuovamente in Cassazione.

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