Cronaca locale

"Così alziamo la guardia su rom, case popolari e aggressioni ai turisti"

Il vicesindaco: "C'è chi non parte per paura di occupazioni? I vicini ci lancino allarmi"

"Così alziamo la guardia su rom, case popolari e aggressioni ai turisti"

L'ultimo caso risale a giovedì sera, un uomo di 72 anni si è allontanato un paio giorni dall'alloggio popolare di via Segneri e al rientro l'ha trovato occupato. Per fortuna la polizia è riuscita ad entrare la mattina e ha arrestato un marocchino di 23 anni che aveva già cambiato la serratura.

Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessore alla Sicurezza, ogni estate la storia si ripete. Ci sono famiglie che rinunciano alle ferie o fanno i turni per non lasciare la casa popolare incustodita e a rischio occupazione. Come si può fermare il fenomeno?

«Il pericolo esiste, non mi sento di dire il contrario, e capisco la paura della gente. Zona San Siro è tra le più delicate. Noi con i vigili, la security Mm e le forze dell'ordine dedichiamo massima attenzione al tema e facciamo controlli preventivi ma non riusciamo ad essere ovunque, abbiamo tutti ben presente la vastità dei quartieri popolari. É importante bloccare il tentativo in flagranza quindi, come sta accedendo spesso, chiedo agli inquilini di segnalarci immediatamente se ci sono movimenti strani nell'alloggio del vicino che è via, tenetevi d'occhio e avvisateci».

D'estate aumentano anche i camper di nomadi che arrivano da fuori per tenere d'occhio chi parte. Quali azioni state mettendo in campo contro i furti?

«In questi giorni stiamo facendo una quantità di allontanamenti importanti, in zona Cusago, Bagarotti, via degli Olmi, via Cima, carovane di 15 camper alla volta. C'è un'attenzione doppia e i Municipi ci aiutano con le segnalazioni dal posto».

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha visto mercoledì scorso il sindaco di Roma Virginia Raggi e il giorno dopo è scattato lo sgombero importante del Camping River. Vi aspettate interventi anche a Milano?

«Salvini è consigliere comunale da 25 anni quindi credo che i problemi di Milano li conosca quanto noi. Non c'è bisogno di passerelle o di far emergere i casi, li abbiamo già ben presenti. Servono risorse e progettualità. Ha deciso che a Roma partirà un piano di finanziamenti per alleggerire i campi? Qui abbiamo i casi più problematici di via Bonfadini e Chiesa Rossa. Anche a Milano l'obiettivo è di non avere abusivi in giro per la città, ma il Daspo non è lo strumento giusto o diventa un giro di valzer, sposti i campi da una via e li ritrovi a un chilometro. E stia attento a non ripetere gli errori del Piano Maroni, decine di famiglie hanno preso i contributi per tornare in Romania ma sono di nuovo qui da tempo».

Su quali aree di intervento vi concentrerete ad agosto?

«Oltre a case popolari e tema rom alziamo la guardia sulle zone turistiche, perchè la città si svuota ma non spiù come in passato, quindi attenzione contro scippi e aggressioni ai danni dei turisti in centro, abbiamo pattuglie che girano intorno alla Centrale e in zona Benedetto Marcello. In questi giorni abbiamo quasi liberato via Vittor Pisani dalla presenza di clochard e migranti che creavano disagi ai residenti. Alle Colonne i lavori di illuminazione e i presidi hanno alleggerito le tensioni create in passato dalla movida. E non si interromperanno i blitz nelle zone più delicate: è prevista una nuova azione in via Gola con Cc e Polizia».

L'altro nodo dell'estate sono i parchi, al Lambro ci sono dei veri e propri suk.

«Ricordo che a Milano si sono 277 aree verdi e 5 grandi parchi. In 2 mesi abbiamo eseguito già 6.500 controlli e il Progetto parchi andrà avanti fino a settembre, il Lambro è la situazione più difficile da contenere, ci sono gruppi di 50 persone che grigliano. Abbiamo rafforzato anche il lavoro delle Guardie ecologiche volontarie, raddoppieranno in 2 anni.

E abbiamo appena svolto due grossi interventi nella biblioteca di Sant'Arialdo a Baggio e in quella del parco Sempione, usata in modo irregolare da migranti gambiani, ci sono state anche risse e alcuni clandestini sono stati arrestati per spaccio».

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