Cronaca locale

Rom rapinatori di auto in fuga massacrano di botte un testimone

I due, zio e nipote di 21 e 14 anni, accusati di aggressione

Rom rapinatori di auto in fuga massacrano di botte un testimone

Si aggrava la posizione dei due rapinatori serbi arrestati nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 gennaio per il furto di un'automobile a Segrate, dopo un inseguimento durato oltre 50 chilometri nell'hinteland nord di Milano. Donovan Braidich, 21 anni, e il nipote di 14 anni sono accusati di essere responsabili anche di altri furti e della rapina aggravata nei confronti di un 37enne.

Tre giorni fa, infatti, i due rapinatori hanno derubato e picchiato l'uomo, rompendogli un braccio e uno zigomo. Nel tardo pomeriggio del 31 dicembre il 37enne stava passeggiando nel parco di Vimodrone lungo la pista ciclabile del Naviglio della Martesana quando una Peugeot, anch'essa rubata poche ore prima, che viaggiava ad alta velocità lo ha sorpassato. I due rapinatori si sono accorti di essere osservati, sono tornati indietro e hanno raggiunto il pedone, cui hanno chiesto cosa avesse da guardare. Poi lo hanno massacrato di botte, lo hanno rapinato dello zaino e del portafogli e sono fuggiti.

Il 37enne, soccorso e portato dal 118 all'ospedale San Raffaele in codice verde, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. Ieri mattina ha denunciato l'episodio ai carabinieri che hanno ricostruito la sequenza di reati. I due rom serbi erano stati bloccati a Lainate dopo aver percorso ad alta velocità 50 chilometri tra i comuni di Bresso, Garbagnate e Origgio inseguiti da polizia e carabinieri. La fuga era iniziata dopo che i rapinatori avevano ignorato l'alt intimato da una pattuglia della polizia. A casa del 21enne è stato anche sequestrato un fucile da caccia frutto di un furto in appartamento a Cologno Monzese.

Braidich era agli arresti domiciliari, ma da novembre risultava latitante. Da allora infatti le forze dell'ordine che hanno effettuato i controlli a casa sua tra Comasina e Bruzzano non lo hanno mai trovato. Il giovane nipote invece stava svolgendo a fianco dello zio una sorta di tirocinio criminale. In meno di una settimana, a cavallo di Capodanno, la coppia di parenti ha rapinato due auto con minacce e brandendo armi e ne ha rubato una terza. Tutte e tre le vetture sono state restituite ai legittimi proprietari.

L'inseguimento e l'arresto hanno bloccato una lunga serie di violenze che potevano continuare per molto tempo.

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