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Egitto, lo Stato islamico decapita 10 persone

Un gruppo di jihadisti egiziani ha dichiarato fedeltà ad al-Baghdadi. I morti? "Erano spie del Mossad"

Egitto, lo Stato islamico decapita 10 persone

Si fanno chiamare Wilayat Sinai, ovvero provincia del Sinai, ma prima di dichiarare la propria fedeltà al sedicente Stato islamico guidato da al-Baghdadi, la sigla sotto cui erano conosciuti era quella di Ansar Bayt al-Maqdis (Soldati di Gerusalemme).

Oggi il gruppo jihadista egiziano ha pubblicato un video, non il primo, in cui annuncia la decapitazione di dieci persone, accusate, come chi era stato ucciso prima di loro, di essere "spie del Mossad". Il filmato è stato diffuso mentre è in corso una visita ufficiale in Egitto del presidente russo, Vladimir Putin.

L'ennesimo atto di barbarie sarebbe stato compiuto lungo la strada che da Arish porta a Rafah, dove si trova il valico che conduce alla Striscia di Gaza. In questa zona, le autorità egiziane stanno creando una "area cuscinetto" e portando avanti la distruzione dei tunnel per il contrabbando che collegano il Sinai con i territori palestinesi.

Le autorità egiziane stanno conducendo da mesi una lotta contro i jihadisti, che hanno la loro base nel Sinai e hanno già ucciso centinaia di uomini delle forze di sicurezza, dopo il colpo di Stato che rovesciò il presidente Mohammed Morsi. Qualche risultato - secondo la Reuters - lo starebbero ottenendo.

Un corrispondente dell'agenzia stampa è riuscito a incontrare il mese scorso un comandante del Wilayat Sinai. Intenzionato a "creare uno Stato islamico in Egitto", l'uomo ha ammesso che le autorità stanno rendendo loro la vita difficile. "Molte persone sono state uccise - ha detto -. Molti altri sono in carcere. Le forze di sicurezza sono ovunque".

Se lo scorso anno i jihadisti controllavano un villaggio su tre nel Sinai settentrionale, ora le cose sembrano molto diverse. A rendere più complicate le operazioni c'è però il fatto che gli estremisti vivono tra la popolazione civile, cosa che non rende facile isolarli.

"Catturiamo chiunque ci tradisca - ha detto alla Reuters un militante del gruppo -. Decapitiamo ogni traditore. Questo spaventa la gente, che così non si mette contro di noi.

Questi sono il linguaggio e la strategia dell'Isis".

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