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I talebani hanno un nuovo leader. "Mansoor dopo il mullah Omar "

La notizia data dalla stampa locale deve ancora essere confermata ufficialmente. Ufficiale la morte del suo predecessore

I talebani hanno un nuovo leader. "Mansoor dopo il mullah Omar "

La notizia è tornata ieri a fare capolino sui media internazionali. Il mullah Omar, leader dei talebani afghani, è morto. Morto come era già stato dichiarato morto più volte in passato - voci ce n'erano state anche negli ultimi mesi -, ma questa volta l'annuncio ha un fondo di verità.

La presidenza afghana lo ha confermato ieri sera in un comunicato, ricordando anche che il decesso non sarebbe cosa recente, ma sarebbe avvenuto nell'aprile 2013, per malattia. E oggi anche i talebani hanno dato una risposta chiara al quesito, in un comunicato firmato anche dai familiari: il decesso del mullah è confermato.

C'è chi fa notare la pubblicazione, pochi mesi fa, di una biografia del leader con un occhio solo degli estremisti afghani. Significava qualcosa? Era una sorta di necrologio? Da dissipare ci sono ancora molti dubbi, ma intanto i media locali parlano di un cambiamento al vertice, con il mullah Akhtar Mansoor scelto come nuovo numero uno.

Per ora la cautela è d'obbligo, ma si può iniziare a tracciare un ritratto sulla figura di quello che potrebbe essere il nuovo leader. Mansoor è stato il ministro dell'Aviazione afghano, durante il regime dei talebani, dal 1996 al 2001. Lo stesso mullah Omar lo aveva scelto come suo vice.

Cosa cambia per l'Afghanistan?

La notizia della sua scalata al vertice dei talebani la conferma un leader del gruppo alla stampa locale, coperto dall'anonimato, perché un comunicato ufficiale deve ancora arrivare. Il consiglio del gruppo, scegliendo Mansoor, si sarebbe orientato su uno dei nomi papabili per la successione. Una figura, tuttavia, che molti giornalisti esperti della regione ritengono controversa, non escludendo divisioni tra i militanti.

Tra notizie ancora da confermare e il silenzio dei talebani sui fatti, da considerare c'è un nuovo round dei colloqui di pace con le autorità afghane, iniziati pochi giorni fa in Pakistan e poi interrotti alla notizia della morte del mullah Omar. Una conferma del nome del nuovo leader designato potrebbe pesare su di essi, come sui rapporti di forza tra i gruppi della zona, dove da tempo anche l'Isis cerca di ritagliarsi uno spazio.

Mansoor è favorevole al dialogo con le autorità. Questa sua posizione potrebbe però portare allo scontro con le frange più oltranziste dei talebani.

Un comunicato diffuso ieri a nome dell'Emirato islamico dell'Afghanistan - titolo con cui era conosciuto lo Stato durante il regime talebano - sostiene che le "voci" sui colloqui di pace siano del tutto infondate.

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