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Netflix ferma "House of Cards" dopo le accuse a Kevin Spacey

House of Cards terminerà dopo la sesta stagione. L'annuncio di Netflix dopo le accuse per molestie sessuali a Kevin Spacey: "Siamo profondamente turbati"

Netflix ferma "House of Cards" dopo le accuse a Kevin Spacey

Finirà nel 2018 la famosa serie di Netflix House of Cards. La decisione coincide con le accuse di molestie da parte di Anthony Rapp a Kevin Spacey che, con un clamoroso colpo di scena, non si è discolpato ma ha chiesto scusa e ha fatto coming out rivelando, su Twitter, di essere omosessuale. Ufficialmente la società non ha dato "alcuna motivazione particolare" ma si è detta "profondamente turbata" dal racconto dell'attore della serie tv Star Trek Discovery. Spacey gli avrebbe, infatti, fatto delle avance sessuali quando aveva appena quattordici anni.

House of Cards terminerà dopo la sesta stagione. Netflix mette così la parola fine all'epopea politica di Frank Underwood e della moglie Claire. Un effetto domino che sta scardinando tutti i punti di forza della Hollywood che conta. Le conseguenze del caso Weinstein adesso stanno travolgendo anche Kevin Spacey. La scandalo è esploso quando Buzzfeed News ha pubblicato l'intervista a Anthony Rapp in cui racconta di essere stato molestato da Spacey quando lui aveva 14 anni. Si tratta di un fatto successo nel 1986 che ora esplode in tutta la sua potenza. Tanto che a capitolare è anche la fortunata serie televisiva ambientata alla Casa Bianca.

Spacey aveva invitato l'allora ragazzino a una festa a casa sua dopo essersi conosciuti esibendosi insieme in uno spettacolo a Broadway. Rapp, annoiato, si era allontanato dal party e si era rifugiato nella camera da letto dell'attore per guardare la televisione. Alla fine della festa, Spacey, stando a quanto racconta Anthony, sarebbe entrato nella stanza e, trovando Rapp sul suo letto, gli avrebbe fatto delle avance in maniera piuttosto decisa. "La mia impressione era che fosse ubriaco - ha raccontato a Buzzfeed News Rapp, che oggi ha 46 anni - si avvicinò come uno sposo si prende la moglie alla soglia". Da quel giorno, i due non si sono più rivolti la parola e solo oggi, sull'onda del caso Weinstein, l'attore ha avuto la forza e il coraggio di raccontare la molestia. "Non so esattamente - si legge nell'intervista - ma ero consapevole che stava cercando di prendermi sessualmente".

Su Twitter Kevin Spacey ha risposto di avere profondo rispetto e ammirazione per Rapp come attore e di non ricordare l'incontro di cui parla. "Ma se mi sono comportato come dice - ha aggiunto - mi scuso sinceramente per un atteggiamento inappropriato dettato dall'ubriachezza e sono dispiaciuto per i sentimenti che si è portato dentro per tutti questi anni". Ma Spacey non si è fermato alle scuse. Ed è andato oltre: "Questa vicenda mi ha incoraggiato a concentrarmi su altri aspetti della mia vita - ha continuato a spiegare - so che circolano storie su di me e che sono state alimentate dal mio essere così protettivo nei confronti della mia privacy. Come sanno le persone che mi stanno più vicino, nella mia vita ho avuto relazioni sia con uomini sia con donne.

Ho amato e avuto incontri romantici con degli uomini nel corso della mia esistenza, e ora ho scelto di vivere da gay - ha, quindi, concluso - voglio affrontare questo aspetto onestamente e apertamente e l'inizio è esaminare i miei stessi comportamenti".

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