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Spese Nato, braccio di ferro tra Stati Uniti e Germania

Il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson: "Gli alleati Nato raggiungano l'obiettivo di spesa del 2% del Pil per la difesa". Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel: Raddoppio spesa completamente irrealistico"

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Braccio di ferro tra Germania e Stati Uniti. Ancora una volta sulla Nato. O meglio, sui fondi che ciascuno Stato deve sborsare per mantenere in piedi l'Alleanza atlantica. Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, fa sapere che è "completamente irrealistico" pensare che la Germania aumenti la sua spesa per la difesa dagli attuali 35 miliardi a 70 miliardi". Il capo della diplomazia tedesca ha replicato così, a margine della riunione ministeriale Nato a Bruxelles, alle nuove pressanti richieste avanzate dal segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, volte a ottenere che gli alleati aumentino fino al 2% del Pil entro quest’anno le loro spese per la difesa e la sicurezza.

Si tratta del primo punto sul tavolo della riunione in corso nel vecchio quartier generale dell’Alleanza, ed è il tema su cui l’amministrazione Trump insiste sin dall’inizio. Anzi sin da quando, in piena campagna elettorale, il tycoon era ancora lontano dalla Casa Bianca. Secondo Tillerson i paesi membri della Nato sono tenuti a presentare i loro piani di aumento degli investimenti già alla fine di maggio, in occasione del vertice in programma a Bruxelles. "Il nostro obiettivo", ha spiegato, "deve essere di concordare al summit dell’Alleanza che entro la fine dell’anno i nostri alleati avranno già adempiuto alle linee guida su cui si sono impegnati o avranno presentato piani che definiscono il modo in cui quegli impegni saranno mantenuti".

Pienamente d'accordo con Washington è il governo britannico.

Il segretario alla Difesa di Londra, Michael Fallon, in conferenza stampa congiunta con l'omologo statunitense, Jim Mattis, ha detto che gli alleati della Nato dovrebbero impegnarsi ad aumentare la spesa per la difesa ogni anno, mentre quelli che non raggiungono il 2% del Pil dovrebbero "alzare la posta".

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