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La Boldrini sfrutta la Diciotti: "Salvini spietato con i deboli"

L'ex presidente della Camera sale a bordo della nave e chiede lo sbarco di undici donne. Poi sfida il ministro: "Usi il buon senso"

La Boldrini sfrutta la Diciotti: "Salvini spietato con i deboli"

Intorno alle diciotto - sembra quasi un gioco di parole - Laura Boldini è salita a bordo della nave Diciotti. E come lei, tanti altri della Sinistra "buonista" hanno fatto la loro sfilata.

L'ex presidente della Camera dei deputati ha voluto fare la sua comparsata per vedere sì come stavano i 150 migranti a bordo della nave, ma anche - o forse soprattutto - per poter attaccare per l'ennesima volta Matteo Salvini e la sua politica. Infatti, non appena scesa dalla Diciotti, ha lanciato un appello al vice premier: "Spero che almeno che le donne possano sbarcare. Sono 11. Mi rivolgo al ministro Salvini. Che usi buon senso e che per lo meno faccia sbarcare queste 11 donne che hanno bisogno di cure ed assistenza". Quindi, dopo i 29 minorenni sulla Guardia Costiera, la Boldrini chiede che anche le donne possano scendere "soffrono di problemi anche ginecologici".

E dopo l'accorato appello al ministro Salvini, l'ex presidente della Camera dei deputati prega che tutti i migranti vengano fatti sbarcare dalla Diciotti e "poi si tratta la distribuzione eventuale di queste persone a terra". Ma non finisce qui l'intervento della Boldrini che si allinea al pensiero degli altri buonisti della Sinistra: "Non si può sequestrare una nave non si può sequestrare un equipaggio, non si possono sequestrare naufraghi, questa è una cosa che è contro il nostro ordinamento, contro la nostra costituzione".

E dopo queste premesse e dopo il suo punto della situazione sulla nave Diciotti, la Presidente passa all'attacco di Matteo Salvini. "Trovo tutto questo raccapricciante per un Paese come il nostro che è sempre stato rispettato per essere un Paese che sul diritto non è stato mai secondo a nessuno. Questo braccio di ferro e veramente miserabile, sulla pelle dei più vulnerabili. Ma che eroe è quello che si accanisce con i più deboli? Ma come ne esce? Come una persona spietata, confusa, che non sa come fare perché di fatto si è incartato da solo".

Ma il vice premier e il governo tirano dritto. Aspettano risposte dall'Unione Europea, altrimenti i 150 immigrati a bordo della nave Diciotti non toccheranno suolo italiano.

E sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini lo hanno detto a chiare lettere.

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