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Continuano le purghe degli squadristi a 5 Stelle: ​"Giornalisti stupratori"

L'identikit è una signora di sessant'anni: "Stupratori dell'informazione". E ora i grillini vorrebbero aprire un giornale e una tv privata

Continuano le purghe degli squadristi a 5 Stelle: ​"Giornalisti stupratori"

"Chi c'è là?". "È Fico, è Fico!". Si forma la cosiddetta "tonnara", una quindicina di giornalisti radio e tv circondano il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che sta lasciando la zona fiera dopo l'investitura di Luigi Di Maio sabato sera.

È Fico, infatti, il vero fulcro attorno al quale si sono sviluppate le primarie M5s e le giornate a Rimini del movimento e che hanno messo un po' di sale in questa altrimenti noiosissima festa. Lui, un po' provato, parla, tranquillo: "Ci potete anche non credere, ma non ce l'ho con nessuno. Abbiamo chiarito tutto, con Di Maio e con Grillo. Questa si chiama riflessione. Ed è giusto che ci sia una riflessione che non significa spaccatura, che non significa uno contro l'altro, significa riflessione nel senso più onesto della parola".

Risponde alle domande, delle televisioni che gli mettono i microfoni davanti alla bocca. Come sempre succede in queste occasioni. Ma da lontano arrivano gli squadristi a cinquestelle che iniziano le solite "purghe staliniane" fatte di insulti e spintoni. Dopo che questi esagitati del movimento hanno accerchiato e strattonato una troupe della Rai sabato pomeriggio, colpevole di aver cercato di intercettare Virginia Raggi, la sera un'altra aggressione.

Sono soprattutto le signore, di sessant'anni e passa, le più scalmanate e violente: "Basta, basta! Lasciatelo in pace! Liberate Roberto! Avete rotto! Vergognatevi! Roberto vieni fuori...bravi gli avvoltoi! Avvoltoi, avvoltoi! Che schifo! Bastardi! Ma perché non siete così presenti quando rubano! Stupratori dell'informazione!". Forse per questo che alcuni vorrebbero dotarsi di un giornale e una tv loro così da soli se la cantano e da soli se la suonano: "La tv e il giornale delle stelle".

Fico in verità era tranquillo e anzi cercava di calmare gli animi degli attivisti: "Non vi preoccupate, lasciateli lavorare, non offendete, rispondo a tutti". Ma gli squadristi 5stelle non sentivano ragioni. E i giornalisti minacciati: "Siamo solo qui a fare il nostro lavoro".

D'altronde cosa ci si può aspettare dopo che un leader come Alessandro Di Battista, anche per video sabato, fomenta gli animi: "Le proveranno tutte per fermarci ma smettiamo di nominarli. Lasciamo Renzi nell'oblio della sua immoralità e a Berlusconi voglio dire che non è vero che noi non portiamo contenuti. Noi non portiamo detenuti! Uniti li possiamo destituire tutti. Per quello tirano fuori ancora il fascismo nel 2017. Non hanno altri argomenti".

Se poi anche Grillo usa espressioni del tipo: "Vi mangerei per vomitarvi!", poi cosa ti puoi aspettare? Chi semina raccoglie sempre.

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