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"Daisy? Colpa sua". Il post choc del piddino su Salvini: "Finisce a testa in giù"

Alessandro Huber, segretario del pd in Alto Adige e membro dell'assemblea nazionale Pd, attacca Salvini. Ira della Lega

"Daisy? Colpa sua". Il post choc del piddino su Salvini: "Finisce a testa in giù"

Scoppia la bufera su Alessandro Huber, segretario provinciale del Pd a Bolzano. La discussione pubblica, come ovvio, oggi si concentra sul caso dell'atleta italo-africana che è stata vittima di una aggressione a Moncalieri, in provincia di Torino. E la sinistra è subito partita all'attacco del ministro Matteo Salvini.

Daisy Osakue, discobola azzurra, era per strada quando alcuni ragazzi le hanno lanciato delle uova che l'hanno colpita in un occhio, costringendola a una operazione. La sinistra già grida all'aggressione razzista, ma secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni non pare che l'aggressione sia stata seguita da offese di stampo razziale. "Credo che non cercassero me - ha detto la ragazza a La Stampa - ma più in generale una ragazza di colore. In quella zona ci sono molte prostitute di origine africana, probabilmente volevano colpire una di loro per fare una bravata".

In questo clima, Alessandro Huber ha pubblicato un commento sulla sua pagina con velate minacce a Matteo Salvini. Il commento del consigliere comunale (e membro dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico) ha scatenato la dura reazione della Lega in Trentino Alto Adige. A pubblicare lo screenshot delle parole choc del piddino è stato Massimo Bessone, segretario leghista Alto Atesino. Si vede la fotografia della Osaku sovrastata dalle frasi di Huber: "Aggredita e malmenata a Moncalieri, colpa? Negritudine. Ma va tutto bene, tranquilli ora ci pensa Salvini". Fin qui, niente di male. Sotto, però, appare un commmento ben più duro: "Sì, è ora di dirlo. Ogni aggressione è da lui legittimata con il suo sproloquio fascista e la sua incitazione all'odio. Se ne prenda la responsabilità, da mussoliniano dovrebbe imparare dal maestro: si finisce a testa in giù poi però". Il soggetto della frase è ovviamente il ministro Salvini e l'augurio è quello di finire come il Duce a piazzale Loreto. Non proprio un messaggio di pace.

Immediata è scatata la reazione della Lega. "Il Segretario provinciale del PD apostrofa come fascista il Ministro degli Interni Matteo Salvini, poi non contento lo minaccia di morte!?! - ha scritto su Facebook - Ma dove siamo arrivati? Che schifo di politica! Scandaloso! Che il PD fosse alla frutta ci era già chiaro, ma se questi sono i loro metodi per recuperare terreno in vista delle elezioni del 21 ottobre...

non vinceremo, stravinceremo! Adesso che ha avuto un po' di celebrità, speriamo che abbia il buongusto di vergognarsi e scusarsi pubblicamente!?".

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