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De Magistris marcia contro il governo: "In piazza a Montecitorio"

Il sindaco di Napoli annuncia l'iniziativa per indurre il governo a intervenire subito: " Con la cassa bloccata uccidete i diritti della città ed i diritti dei suoi abitanti. L'ingiustizia non è più tollerabile".

De Magistris marcia contro il governo: "In piazza a Montecitorio"

Arriva un maxi pignoramento al Comune di Napoli, da svariati milioni di euro, che sostanzialmente rischia di paralizzare le attività dell'ente e Luigi De Magistris suona la carica contro il governo: “Stufi della melina governativa, i tavoli istituzionali non bastano più. Mercoledì 21 febbraio ci ritroveremo a Montecitorio e Palazzo Chigi per chiedere al governo di intervenire immediatamente”.

Il sindaco di Napoli lancia la nuova mobilitazione dai social network. La condisce di accuse gravissime. E in un lungo post punta il dito: “Da 7 anni governiamo la Città di Napoli senza soldi, sommersi da pesantissimi debiti ereditati, in affanno finanziario ed economico costante. Eppure Napoli - con una potenza vitale - si è riscattata con il suo stupendo capitale umano, con la passione, con i talenti culturali, con le sue infinite bellezze. Siamo primi in Italia per crescita culturale e turistica. Da gennaio, però, abbiamo nuovamente le casse del Comune bloccate per un pignoramento di un debito risalente al 1981 - terremoto Irpinia - e siamo sotto la clava di debiti mostruosi del commissariamento rifiuti dell'epoca berlusconiana-bassoliniana”.

Quindi, rivendica che il Comune di Napoli è vittima di un trattamento iniquo: “Noi abbiamo bonificato il Comune dalle collusioni politica-affari-camorra, ripulito Napoli dai rifiuti, amministrato con correttezza e trasparenza e lo Stato, per tutta risposta, ci mette sotto assedio. Il Governo nei mesi scorsi ha preso impegni politici ed istituzionali per la risoluzione di tali vertenze - non addebitabili al Comune di Napoli - ma i risultati non arrivano. Con la cassa bloccata uccidete i diritti della città ed i diritti dei suoi abitanti. Come possiamo garantire servizi migliori alla nostra città se ci mettete gabbie finanziarie. L'ingiustizia non è più tollerabile. La pazienza non può essere senza limiti”.

Per queste ragioni, Luigi De Magistris decide di scendere in campo e di lanciare la lunga marcia verso Montecitorio: “A questo punto non bastano più i soli tavoli istituzionali. La città si sente offesa. Dopo mesi di lunga melina governativa, noi passiamo al contrattacco. La mattina di mercoledì 21 febbraio ci ritroveremo davanti Montecitorio e Palazzo Chigi per chiedere al Governo di intervenire immediatamente con fatti, come da impegni presi. Sarà l'occasione anche per discutere, in piazza, della questione debito che soffoca diritti, territori, bisogni. Da oggi parte l'organizzazione per un evento pacifico, politico, istituzionale, popolare. Per i diritti e per la giustizia. Napoli resiste, come sempre. Siamo stufi delle chiacchiere da campagna elettorale, rimoduleremo la lotta solo quando otterremo quello di cui abbiamo diritto. Che vergogna consentire il pignoramento della cassa della terza Città d'Italia, della capitale del mezzogiorno, per un debito dello Stato di quasi 40 anni fa.

Si tratta di azioni chirurgiche, volete toglierci acqua e viveri, ma non ci avrete mai".

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