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Irritazione del Colle per le dimissioni di Savona

Il Colle ha vissuto con irritazione le dimissioni di Savona da presidente del fondo Euklid consegnate "per sopravvenuti importanti impegni pubblici in Italia"

Irritazione del Colle per le dimissioni di Savona

Dopo averla spuntata su Giuseppe Conte, ora Lega e Cinque Stelle dovrebbe riuscire anche a posizionare l'economista euroscettico Paolo Savona al dicastero dell'Economia ma i dubbi del Quirinale restano. Ma non solo quelli.

Il Colle ha vissuto con irritazione le dimissioni di Savona da presidente del fondo Euklid, soprattutto per il tono del comunicato. Nella nota del fondo di investimenti è stato precisato che "il presidente Paolo Savona ha chiesto di essere sollevato dall' incarico di presidente della società a Londra, di co-direttore di Euklid Fund Sarl e di manager della Euklid Feeder Fund S.A. Sicav in Lussemburgo per sopravvenuti importanti impegni pubblici in Italia". Questa scelta è stata vista dal Quirinale come un tentativo di forzare la mano a Mattarella, quasi uno sgarbo istituzionale.

Mercoledì, inoltre, erano circolate voci di un piano concepito da Savona per una rapida uscita dall' euro non appena fosse stato nominato ministro ma si sarebbe trattato soltanto di illazioni diffuse per minare la nomina al dicastero di Via XX Settembre. Ieri mattina, invece, prima della diffusione della nota di Euklid, il suo nome veniva dato per certo nel nuovo governo. Non è chiaro che cosa abbia indotto Savona ad anticipare le dimissioni dal fondo inglese. Una sua dichiarazione riportata dall' Avvenire ieri mattina ("Resto in silenzio, in attesa delle scelte. A non volermi, semmai, è l' establishment che mi accusa di dare copertura al populismo, frutto invece dei loro comportamenti"), secondo il Messaggero, potrebbe spiegare il gesto di impazienza. A quale establishment si riferiva Savona? Il quotidiano romano suppone che alludesse ad ambienti della Banca d' Italia, essendosi in passato scontrato con i vertici di Via Nazionale sulla vicenda del fallimento di Banca Tercas. Intanto i Cinque Stelle, che appoggiano la scelta di Savona, avrebbero intenzione di proporre una exit strategy accettabile per il professore: dargli l' incarico di sottosegretario alle Politiche comunitarie. Una soluzion che però sarebbe stata respinta da Salvini che ieri ha rilanciato con forza il nome dell'economista. "La figura, lo spessore, l' onestà e la pulizia del professor Savona", ha detto il leader leghista uscendo dalla Camera "sarebbero una garanzia per 60 milioni di italiani che finalmente avrebbero forse qualcuno che tratta, non che impone, ma che tratta, in Europa.

Con il principio però - ha aggiunto - che l' interesse nazionale italiano viene prima".

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