Politica

L'uragano Irma come l'atomica Caraibi devastati, Miami trema

Venti a oltre 290 km all'ora. Rase al suolo Barbuda e Saint Martin: 11 morti. Già evacuate le coste di Florida e Georgia

Davide Zamberlan

Inarrestabile e devastante, prosegue la corsa dell'uragano Irma. Nel suo passaggio nei Paesi caraibici, una scia di distruzioni drammatiche. Almeno 11 persone sono morte, la maggior parte nei territori francesi di Saint Martin, a sostegno dei quali il governo di Parigi ha già inviato una missione navale di supporto.

Con venti a oltre 290 chilometri orari per oltre 33 ore di seguito (il più persistente uragano mai registrato dall'inizio delle analisi meteorologiche), Irma ha causato la distruzione di circa il 90% delle strutture di Barbuda, metà della cui popolazione è ora senza casa; raso al suolo la quasi totalità dell'isola di Saint Martin; causato ingenti danni anche a Portorico, dove circa un milione di persone è rimasto senza elettricità.

Nella sua marcia verso la Florida, Irma ha scagliato ieri la sua potenza contro la Repubblica Dominicana e Haiti, dove le autorità locali hanno provveduto a chiudere le scuole e attivare i piani di evacuazione. Molti gli appelli dell'Unicef e di altre organizzazione non governative a segnalare i rischi per decine di migliaia di bambini e di famiglie che non si sono ancora ripresi dai gravissimi danni causati l'anno scorso dall'uragano Matthew.

Secondo le ultime stime della Croce Rossa sono circa 1,2 milioni le persone dell'area caraibica colpite dal passaggio dell'uragano. Danni e distruzioni si segnalano anche sulle Isole Vergini Britanniche, Anguilla, Saint Martin, Saint Barthelemy, e St Kitts e Nevis. L'arrivo sulle coste statunitensi è previsto nella mattina di sabato.

Il governatore della Florida, Rick Scott, ha ordinato l'evacuazione obbligatoria dei tratti costieri più esposti della contea di Miami-Dade, l'area al contempo più popolosa (2 milioni 800mila abitanti) e meridionale dello stato, quella della capitale Miami. Evacuate non solo le Florida Keys ma anche Miami Beach. Il sindaco, Philiph Levine, ha definito Irma «un urugano nucleare». Chiusi porti e aeroporti. Le operazioni di evacuazione proseguono senza intoppi, facilitate dal fatto che sono stati sospesi i pedaggi autostradali. «Ricordate che l'uragano Andrew è stato una dei peggiori della storia della Florida - ha commentato il governatore -, ma questo sarà molto peggiore e devastante». Brock Long, responsabile della Fema, la Protezione Civile statunitense, ha ricordato alla Cnn che gli Stati Uniti, dal 1851, sono stati colpiti da uragani di categoria 5 solo 3 volte e ciò renderebbe la popolazione inesperta e non pronta a far fronte a una simile emergenza.

In serata sono state evacuate anche la costa della Georgia.

Il presidente americano Donald Trump teme un altro effetto Harvey: «Siamo molto preoccupati, stiamo lavorando intensamente e pensiamo di essere preparati al meglio delle nostre possibilità».

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