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Migranti, Conte: "Serve un comitato di crisi Ue"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte scrive una lettera a Juncker e Tusk per affrontare il tema migranti in chiave europea

Migranti, Conte: "Serve un comitato di crisi Ue"

Il capo del governo, Giuseppe Conte, è convinto che per risolvere il problema degli sbarchi serva un "gabinetto o comitato di crisi sotto l’egida della Commissione Ue, che poi si faccia mediatrice con i governi" per la distribuzione dei migranti. Lo ha messo nero su bianco in una lettera inviata a Juncker e Tusk, rispettivamente presidente della Commissione Ue e del Consiglio europeo. Ad annunciarlo è lo stesso Conte in un’intervista al Fatto Quotidiano. Ricorda di avere scritto lo scorso martedì "la seconda lettera a Juncker e Tusk per chiedere che quel che è avvenuto domenica", con la ripartizione dei migranti sbarcati in Italia, diventi una modalità normale di intervento europeo. Per il capo del governo italiano "se altri Paesi extraeuropei accetteranno di creare non hotspot, ma 'centri di protezione' per esaminare le richieste di asilo, i veri profughi che avranno diritto di venire in Europa potremo portarli noi con corridoi umanitari, stroncando il traffico degli scafisti".

Il premier smentisce contrasti con il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Parla per noi la nostra politica, finalizzata a ridurre le partenze e dunque i morti in mare. Se poi - come confido avverrà - altri Paesi extraeuropei accetteranno di creare non hotspot ma centri di protezione per esaminare le richiesta d’asilo, i veri profughi potremo portarli direttamente noi, con corridoi umanitari, stroncando il traffico degli scafisti". E sui paesi di Visegrad, ostili alla politica di accoglienza e redistribuzione, Conte spiega: "Sto cercando di convincerli. Perciò ho appena invitato il premier ceco a Roma". E un incontro ci sarà anche con il generale libico Haftar: "In autunno organizzerò qui in Italia, una conferenza sulla Libia".

Nell’intervista Conte parla anche di altri temi. Sulla Rai osserva che "dobbiamo difendere il servizio pubblico, assicurare pluralità, differenziare i canali e averne uno senza o con pochissima pubblicità. Il resto lo scriveremo in una riforma organica". Sul dl Dignità sottolinea che "abbiamo alzato l’indennità ai lavoratori licenziati illegittimamente". Nega in modo fermo che il governo stia pensando al condono fiscale: "Giuro che non ci sarà". E sulla legittima difesa: "Non daremo incentivi a farsi giustizia da soli, ad armarsi tutti o a sostituire la difesa delle forze dell’ordine con l’autodifesa personale.

Io personalmente ritengo che possedere un’arma e tirarla fuori esponga addirittura, in certe circostanze, a rischi maggiori".

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