Cronache

"Non ho avuto scelta" La confessione di Harry per proteggere Meghan

Un discorso commosso e inaspettato durante un evento di beneficenza: «Grande tristezza»

"Non ho avuto scelta" La confessione di Harry per proteggere Meghan

Londra - «Non ho avuto altra scelta che fare un passo indietro». Il caso Megxit ci ha ormai abituato alle novità assolute ed ecco che ne arriva un'altra. Dopo i due comunicati della Regina, ieri ha parlato Harry e lo ha fatto con un accento fortemente emotivo che rispecchia il suo carattere fragile e tormentato. Dal giorno in cui i Sussexes avevano comunicato su Instagram il desiderio di vivere una vita da comuni mortali, il secondogenito di Diana non aveva più fatto un discorso pubblico. E nessuno si aspettava lo facesse, visto il putiferio che la decisione aveva scatenato, né è usuale per i membri della Famiglia Reale discutere delle proprie faccende personali con i sudditi. Tuttavia, ormai le prassi ordinarie sembrano essere andate a farsi un giro e non dimentichiamo che Harry è figlio di Diana, che con la fredda etichetta di corte non è mai andata d'accordo.

Così, dopo essere stato visto alla Conferenza londinese sull'Africa dove ha avuto diversi incontri privati con investitori e politici, compreso il Premier Boris Johnson, eccolo, alla serata di beneficenza per la sua organizzazione Sentebale, salire sul palco con un testo scritto e partire in quarta con un discorso a cuore aperto. Dicendo agli astanti di poter «solo immaginare che cosa avete sentito e forse letto nelle ultime settimane», Harry ha voluto «condividere la verità con voi, quel tanto che posso. non come principe, non come duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni ma da una prospettiva più chiara». «Il Regno Unito e' casa mia e il luogo che amo. Questo non cambierà mai» ha affermato, ricordando il grande supporto ricevuto in più occasioni fino al matrimonio con Meghan. «Entrambi facciamo di tutto per esercitare con orgoglio il nostro ruolo - ha proseguito il Principe - subito dopo esserci sposati eravamo eccitati, pieni di speranze e ci siamo messi a disposizione del Paese. C'è in me una grande tristezza per come è andata a finire». La decisione non è stata presa a cuor leggero «ma veramente non potevo fare altro», sottolinea Harry, la voce leggermente malferma, lo sguardo turbato. E ci tiene a spiegare che «io e Meghan non stiamo andando via e certamente non stiamo lasciando voi. La nostra speranza era poter continuare a servire la Regina, il Commonwealth e le mie associazioni militari, ma senza usufruire di fondi pubblici. Sfortunatamente non è stato possibile». Henry è un fiume in piena: «ne ho preso atto, sapendo che questo non cambia chi sono o il mio impegno». Quello che però stava più a cuore al nipote di Elisabetta era far capire alla sua gente che aveva deciso di rinunciare insieme alla sua nuova famiglia a «tutto ciò che ho sempre conosciuto per iniziare una vita più serena». Al pubblico della Sentebale, l'associazione benefica fondata per continuare la missione iniziata da mamma Diana in sostegno dei malati di AIDS e dei sieropositivi, ha raccontato delle pressioni di una vita da altezza reale, costantemente sotto i riflettori, ammettendo di aver temuto che la moglie fosse vittima del potere mediatico che ha provocato la morte di Diana, ringraziando gli amici dell'organizzazione per «avermi preso sotto la vostra ala». Dalla primavera prossima Harry dovrà invece usare le proprie ali e vedremo come andrà il volo. Ad ogni modo Sua Maestà non deve temere di annoiarsi perché per uno che se ne va c'è un altro che ritorna. Domenica infatti, al suo fianco mentre si recava a Messa si è fatto rivedere il figliol prodigo, il Principe Andrea. Ricordate? E' quello scapestrato rimasto coinvolto nello scandalo Epstein.

Al suo confronto, la voglia di libertà di Harry, che volete che sia.

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