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Roma, centinaia di migranti accampati nell'ex Baobab

Il vecchio centro d'accoglienza Baobab, nel quartiere di Tiburtina, è ancora chiuso ma Via Cupa è invasa dai migranti transitanti del Nord Africa

Roma, centinaia di migranti accampati nell'ex Baobab

A Roma non si ferma l’arrivo di migranti transitanti nei pressi dell’ex Baobab. "Oggi tocchiamo i quattrocento", raccontano a Romatoday.it i volontari del centro d’accoglienza di Via Cupa, chiuso dal dicembre 2015 dopo il blitz delle forze dell’ordine che avevano identificato 23 irregolari.

La richiesta del Medu

All’esterno della struttura, però, si accampano ancora i migranti che provengono dal Corno d’Africa e ricevono l’aiuto dei volontari del centro che hanno allestito dei gazebi e l’assistenza sanitari di Medu (Medici per i Diritti Umani)."La polizia ci ha autorizzato a chiudere la strada di notte, nel tratto dove dormono i migranti" spiega la volontaria Sonia, mentre la Raggi è ancora alle prese con la formazione della giunta e dal Comune arriva solo un silenzio assordante. Tutti gli appelli lanciati finora per trovare una soluzione sono rimasti inascoltati e così ora è intervenuta Medu con un comunicato molto duro. "In queste ore a Roma centinaia di migranti vulnerabili in arrivo dal Corno d'Africa sono lasciati in condizioni disumane. Unico rifugio la strada di Via Cupa nei pressi dell'ex centro #‎Baobab, si legge nella nota dell’associazione di Medici che denuncia come “Centinaia di persone costrette a dormire letteralmente sull'asfalto in condizioni igienico-sanitarie critiche”, come ha messo recentemente in evidenza anche ilgiornale.it. “È una vergogna per la città di Roma lasciare degli esseri umani in queste condizioni”, si legge ancora. E pertanto “Medu chiede alla Sindaca #‎Raggi, al Ministero dell'Interno e alla Regione Lazio di approntare misure immediate e civili di accoglienza per i gruppi di migranti più vulnerabili nella città di Roma, al pari di quanto avviene in altre città italiane ed europee”. “Non farlo – conclude la nota - è omissione di soccorso oltre che una sconfitta civile ed etica per la capitale d'Italia”.

La versione del Comitato Cittidini Stazione Tiburtina

​Il Comitato Cittadini Stazione Tiburtina ha accusato gli attivisti del Baobab di aver completato l'esproprio di Via Cupa "creando una vera e propria dogana che da qualche giorno impedisce il transito anche a chi come noi li ci abita o ci lavora, il tutto sotto gli occhi della polizia". "Alcuni di noi hanno smesso di tornare a casa andando a dormire da parenti o amici, cosa altro deve succedere perché il Ministero degli interni intervenga?" chiedono i cittadini che parlano di "un'emergenza creata ad arte da un gruppo politico facente riferimento a Fassina per ottenere la concessione di un'immobile", l'ex centro Ittiogenico. "Tutto si è palesato a inizio giugno quando il Prefetto aveva iniziato lo sgombero interrotto proprio per l'intervento di Fassina. Una volta sgomberati i migranti sarebbero stati collocati in strutture autorizzate e organizzate dal Ministero, agli attivisti di Baobab peró fa comodo che restino lì a dormire per terra senza bagni...

senza migranti chi glielo darebbe più un immobile?", conclude il Comitato dei cittadini.

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