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Saviano attacca ancora la Lega: "Prima gli italiani? È da stupidi"

Saviano torna alla carica e bacchetta Salvini: "Dovbbiamo occuparci chi ha bisogno di aiuto perché aiutando loro, aiutiamo noi stessi"

Saviano attacca ancora la Lega: "Prima gli italiani? È da stupidi"

Un nuovo attacco, durissimo. Roberto Saviano non si stanca mai di impugnare la penna contro Matteo Salvini e il Carroccio. Ormai è un chiodo fisso. Ecosì, dopo essersela presa con Pontida, eccolo attaccare lo slogan di matrice leghista "Prima gli italiani". "È tanto stupido quanto vuoto - scrive in una lettera ad Articolo 21 - i flussi migratori sono una sfida vera, una sfida umanitaria ed economica. Una sfida che non dobbiamo perdere".

Domani Saviano verrà premiato nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione presieduta da Elisa Marincola, Paolo Borrometi e Stefano Corradino. Insieme all'autore di Gomorra riceveranno un riconoscimento anche il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro, il conduttore televisivo Diego Bianchi in arte Zoro e la partigiana 93enne Tina Costa. "Questo premio - scrive Saviano - è accolto con gioia tanto più perché arriva in un momento difficile, e non solo per me. Difficile come altri vissuti prima d'ora, ma che oggi ha un carico anche maggiore perché gli attacchi da questa politica arrivano perché io - perché noi - proviamo a riportare il dibattito sull'immigrazione su un piano civile e concreto. Da un lato la necessità e il dovere di occuparci chi ha bisogno di aiuto e dall'altro la consapevolezza che aiutando loro, aiutiamo noi stessi". La lettera dell'autore di Gomorra è una lunga sparata a favore dell'immigrazione. A suo dire, infatti, gli immigrati, che arrivano sui barconi dal Nord Africa, sono "linfa vitale per l'Europa". "Se negli ospedali pubblici non ci sono posti per gli italiani, non è certo perché i letti sono occupati da migranti, ma perché, invece, c'è una cattiva gestione della sanità pubblica - pontifica - se le scuole italiane hanno problemi strutturali enormi, non è perché nelle scuole che funzionano ci vanno i figli di immigrati, ma è perché la politica italiana è abituata a scaricare responsabilità su altri".

La narrazione di Salviano è sempre la stessa. E, in un modo o nell'altro, finisce per attaccare Salvini.

"Prima sono i governi precedenti, poi l'Europa, ora sono i migranti, i rom, poi vengono attaccati gli scrittori e i giornalisti che non sono d'accordo e che provano a scardinare uno storytelling che vorrebbe la politica italiana mai colpevole di niente - tuona nella lettera - si riesce a spacciare per nuovo un partito come la Lega che ha all'attivo decenni di malgoverno, una truffa allo stato milionaria, rapporti con la 'ndrangheta e conti correnti sequestrati".

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