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"L’idea del matrimonio è stata di Victor". Tiziano Ferro racconta il suo amore da favola

Dopo il matrimonio, Tiziano Ferro racconta la sua storia d'amore con Victor in una delle poche interviste in cui il cantante parla della sua vita privata

"L’idea del matrimonio è stata di Victor". Tiziano Ferro racconta il suo amore da favola

Sono trascorsi due giorni appena dal matrimonio blintadissimo di Tiziano Ferro. Il celebre cantante si è legato civilmente a Sabaudia con il compagno Victor, in una cerimonia segreta e molto intima, circondato da parenti e gli amici più stretti. È un sogno ad occhi aperti per Tiziano Ferro e ha voluto condividere le emozioni con tutti i suoi fan in una lunga intervista a Vanity Fair.

"Ho sempre amato il silenzio: adesso ascolto la tua voce nella stanza accanto e mi sento a casa". Con questa promessa Tiziano Ferro ha celebrato durante il weekend il suo matrimonio con Victor Allen. "Il giorno del mio compleanno mi chiede se gli faccio quello che lui chiama il 'novio coffee', una bevanda di mia invenzione, a base di caffè alla nocciola, dolcificante e panna alla cannella. Una cosa imbevibile che piace solo a lui – racconta -. Io penso: che palle, è il mio compleanno e devo farti il caffè? Comunque lo faccio. Lui intanto mi dice: 'Ho preso due tazze, le ho fatte incidere'. Io sempre più scazzato ne prendo una su cui c’è scritto 'amore' in italiano. Lui: 'Guarda anche l’altra'. La prendo in mano e comincio a leggere, è in italiano, c’è scritto: vuoi sposar... Mi giro prima di finire, Victor è in ginocchio, con un pacchettino di Tiffany in mano".

Quel momento è rimasto impresso nella sua mente, tanto da non riuscire a descrivere le emozioni. "Ho perso totalmente il controllo di me stesso. Ricordo solo le mie spalle che sobbalzano. Ho pianto per venti minuti senza riuscire a dire una parola". Tiziano Ferro e Victor vivono insieme da tre anni, da quando si incrociarono a Los Angeles in un corridoio della Warner Bros., in cui Tiziano doveva girare il video di un brano, e dove Victor lavorava. Anche allora ci fu di mezzo un caffè. "Chi l’avrebbe detto che il primo matrimonio gay a cui avrei partecipato sarebbe stato il mio? - continua - Io abito blu e lui grigio a Los Angeles, il contrario a Sabaudia".

Solo una quarantina di intimi italiani, fedi con date diverse e la scelta di condividere la felicità solo a cerimonia conclusa. "Perché con il matrimonio lui entra a far parte della mia famiglia e questa è una verità che non si può tacere – afferma -.Una verità che, come ai tempi del mio coming out, spero possa essere utile a qualcuno".

È quindi una storia da lieto fine? "È una domanda che mi faccio spesso – racconta durante l’intervista -. E quasi sempre mi rispondo: forse no. Del matrimonio ho sempre detto che non rientrava nei miei interessi, ma ho capito che se l’essere umano, da quando è su questa Terra, celebra le unioni, un motivo c’è. L’amore ha senso nella misura in cui lo puoi condividere con gli altri, diversamente perde colore. E l’ingresso di una persona nella tua famiglia non è una cosa da poco: merita rispetto. Dobbiamo ricordarcelo quando parliamo dei diritti di tutti. E poi dobbiamo essere intelligenti e ricordarci che viviamo in un mondo che è anche fatto di burocrazie: mettere nero su bianco un rapporto in certi casi può fare la differenza". All’orizzonte c’è anche l’idea di allargare la famiglia con l’adozione di un bambino. "Victor - conclude - era spaventato all’idea.

Poi però mi ha detto: 'Per te, e con te per la prima volta nella mia vita, sarei pronto a diventare genitore'".

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