Cultura e Spettacoli

"Sesso e spogliarelli in diretta". Ora vogliono oscurare il Grande fratello

L'associazione Rea si schiera contro il Grande Fratello 14: nel mirino l'ospitata di Rocco Siffredi. Che ha dato ai concorrenti lezioni di seduzione

"Sesso e spogliarelli in diretta". Ora vogliono oscurare il Grande fratello

Con un comunicato diffuso nei giorni scorsi, l'associazione REA, attraverso il presidente Antonio Diomede, si schiera contro il reality più longevo della televisione italiana: il Grande Fratello, il primo nonché il pioniere di questo genere televisivo.

"Spogliarelli e invito a fare sesso con scene sconvolgenti in TV alle ore 16,15 di ieri 23 ottobre 2015 nelle ore protette alla visione dei minori dal Codice di Autoregolamentazione TV & Minori che, si ricordi, ha effetto di legge. Il Codice è stato recentemente rinnovato da Rai, Mediaset, La7 e dalle Associazioni televisive locali di cui la REA fa parte ma che il Governo tarda ad accogliere affaccendato com’è a farci pagare il canone Rai con la bolletta elettrica. In qualità di presidente della REA, firmataria di quel Codice, mi accingo a esporre denuncia presso AGCOM e se sarà necessario in sede penale a carico di Mediaset – Canale 5 – per la violazione del Codice e del buon costume. La visione del Grande Fratello produce un effetto devastante sulla psiche dei più piccoli. Ai più grandicelli inculca valori diseducativi come la pigrizia, il bivacco culturale e sessuale che portano al disinteresse per lo studio, lo sport e all’apprendimento delle arti. Simili programmi TV devono essere oscurati".

REA è un'associazione che raccoglie 420 emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea e, negli ultimi giorni, ha deciso di scagliarsi contro il Grande Fratello 14, in particolare a seguito dell'ospitata per una notte dell'ex attore porno Rocco Siffredi, il quale ha elargito ai ragazzi le sue lezioni di seduzione. A ben guardare, però, le lezioni di Rocco sono apparse al pubblico divertenti, ma non scandalose: l'erotismo - e Siffredi lo sa molto bene, dato che è un esperto nel campo - è una questione mentale, non dimostrativa.

Lecito domandarsi, quindi, se la richiesta di oscuramento del programma di Canale 5 sia censura. Gli italiani sono da sempre a contatto con l'erotismo in ogni sua forma - è una questione culturale che affonda le sue radici nella latinità - e le serie TV statunitensi come "Game of Thrones" hanno riportato in auge la tematica del sesso televisivo in forme decisamente più esplicite che non un reality fatto di gente comune. Il Grande Fratello italiano, inoltre, ha sempre edulcorato i contenuti sessuali per la stessa pudicizia dei concorrenti, rispetto anche alle ben più esplicite edizioni straniere. Tutti ricorderanno la tenda di Pietro Taricone e Cristina Plevani, ad esempio, nel corso della prima edizione. E quest'anno il sesso sembra del tutto latitare, nonostante si siano formate alcune coppie nella casa di Cinecittà.

Infine, Canale 5 e il Grande Fratello hanno sempre prestato attenzione a quello che veniva mostrato ai telespettatori, senza per questo oscurare nulla, ma regalando degli insegnamenti preziosi.

Un esempio su tutti: le espulsioni dovute alla bestemmie pronunciate dai concorrenti durante il programma e - involontariamente ma sovente - anche la damnatio memoriae da parte del pubblico.

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