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È già l'Inter di Frank: "La voglio attraente. Mou? Mai sentito"

De Boer tra Chievo e mercato: "Joao Mario e Sissoko ok". E Brozovic balla

È già l'Inter di Frank: "La voglio attraente. Mou? Mai sentito"

nostro inviato ad Appiano Gentile

Il rodaggio è già finito, dopo dodici giorni di corso intensivo l'Inter deve dimostrare di aver imparato almeno un po' di olandese. Nell'unica amichevole della nuova gestione - il 2-0 rifilato in Irlanda al Celtic - i nerazzurri avevano risposto bene, però va da sé che la Serie A è un'altra cosa: specialmente in trasferta e specialmente su un campo rognoso come quello del Chievo.

Anche se è appena arrivato, De Boer dà l'impressione di averlo capito. Perché dopo le prevedibili dichiarazioni d'intenti («vogliamo provare sempre a dominare l'avversario, giocare con il cuore e vincere tutte le partite»), quando gli chiedono a quali modelli si ispira fa sfoggio di concretezza: «La scuola olandese ha cambiato il calcio, io però guardo anche ad altre culture e cerco di prendere il meglio per fare una mia sintesi. Vorrei giocare un football attraente, dopodiché bisogna capire che squadra si allena e sapere che alla fine conta soprattutto il risultato». Benvenuto in Italia, Frank. Forse è il frutto delle chiacchierate con gli amici Winter e Seedorf, connazionali ed ex interisti con cui ha ammesso di essersi consultato. Non con Mourinho: «È vero, abbiamo lavorato insieme a Barcellona, ma lui non l'ho sentito».

Alla prima partita ufficiale ci arriva con una rosa ancora da sistemare, e le scelte di formazione sembrano abbastanza obbligate. Ranocchia avrà subito una chance al posto dello squalificato Murillo («può tornare ai livelli di due anni fa»), i dubbi sono solo un paio: sulla corsia mancina di difesa, dove Nagatomo è in vantaggio su Erkin, e in avanti dove Eder dovrebbe essere preferito a Candreva che è ancora in ritardo di condizione: «Antonio ha non più di 45-60 minuti nelle gambe, la stagione è lunga e bisogna fare attenzione a gestire il fisico dei giocatori. Anche Medel fin qui non ha giocato sempre dall'inizio alla fine».

Il cileno però partirà dall'inizio (insieme a Banega e Kondogbia), perché a centrocampo non c'è tantissima scelta e perché Brozovic ha le valigie pronte. De Boer non si nasconde, segno che le trattative, in entrata e in uscita, sono a buon punto: «Joao Mario e Sissoko sono molto interessanti e potrebbero completarci - ha ammesso l'allenatore -. Anche Brozovic è un grande e mi piacerebbe tenerlo, però bisognerà vedere che succederà nei prossimi giorni».

Tradotto, con Icardi che per quest'anno non si muove (il rinnovo ormai è pronto) il sacrificato per fare spazio al talento dello Sporting Lisbona sarà proprio il croato. Ma per il mercato c'è ancora un po' di tempo, oggi invece bisogna far parlare il campo.

E vedremo a che punto sono le lezioni di olandese.

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