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Wanda Nara e le sue verità sul caso Icardi: "La fascia? Vi spiego com'è andata"

Wanda Nara a 360 gradi sul caso Icardi: "Alla fine ho risolto la situazione, quello tra Mauro e l'Inter non è un divorzio: sono come fidanzati che si prendono una pausa di riflessione. La fascia? Tolta perché volevano venderlo"

Wanda Nara e le sue verità sul caso Icardi: "La fascia? Vi spiego com'è andata"

Mauro Icardi alla fine ha firmato per il Psg mettendo fine a mesi difficili e intrisi di polemiche. Artefice di tutto la moglie Wanda Nara che ai microfoni della trasmissione argentina condotta dalla sorella Zaira "Morfi Telefe" ha spiegato come quella parigina fosse la meta più scomoda per lei e la sua famiglia: "Tra le opzioni che avevamo, il Psg era la peggiore per me perché devo fare avanti e indietro con i ragazzi, che vanno a scuola in Italia. C'erano molte squadre italiane importanti che lo volevano e sarebbe stato più comodo, però ho pensato a lui".

L'ex capitano dell'Inter ha firmato un contratto di cinque anni con il Psg che deciderà solo al termine della stagione 2019-2020 se esercitare il diritto di riscatto fissato a 70 milioni di euro. Se non lo dovesse fare il 26enne di Rosario tornerebbe all'Inter con ancora un contratto in essere fino al 30 giugno del 2020. Wanda in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera ha parlato in maniera sibillina del futuro del marito: "Quello tra Mauro e l'Inter non è un divorzio: sono come fidanzati che si prendono una pausa di riflessione. Se tornerà a fine anno? Al Psg non si poteva dire no: ha tutto per vincere, è un club pieno di stelle, Mauro è onorato di farne parte. A fine stagione sceglieremo ciò che sarà meglio: io lavoro per lui, ma poi le scelte sono sue".

L'ex moglie di Maxi Lopez ha poi continuato respingendo le accuse di aver sbagliato qualcosa nella gestione di Icardi: "Hanno detto che facevo del male a mio marito, il padre dei miei figli. Le persone ragionano quando parlano? Come posso non volere il bene di Mauro? Il suo bene è il mio. Sono la moglie, non solo la procuratrice: lo conosco. Sapevo avrebbe detto sì. La scelta del Psg viene dopo un anno di polemiche e tensioni, l’ha fatta anche per dare un po’ di tranquillità ai figli e alla famiglia. Se fosse rimasto sarebbe stato sempre un caso". Wanda è poi entrata nello specifico parlando del rapporto con l'Inter:"I rapporti si sono deteriorati per tanti malintesi, ma la voglia di giocare nell’Inter e l’amore dei tifosi resta. In una lunga relazione ci sono delle crisi. Alla fine ci lasciamo con un rapporto ricucito, senza nessun tradimento".

L'agente di Icardi ha poi dato la sua versione dei fatti sulla motivazione che ha spinto l'Inter a togliere la fascia al marito lo scorso febbraio: "L’Inter aveva la necessità di vendere Icardi. Da capitano Mauro non avrebbe mai lasciato il club. È stata una strategia per cederlo. Gli è stato detto che gli toglievano la fascia per venderlo- Lo scorso gennaio aveva rifiutato il trasferimento a un’altra squadra. E lui ha risposto: “Io sono il capitano e questa squadra non la lascio”. Lì i rapporti si sono incrinati, avevano un’altra idea. La fascia non potevano toglierla alla fine della stagione?".

Wanda ha poi ribadito come le sue parole pronciate negli studi di Tiki Taka non abbiano incrinato il rapporto con l'Inter: "L’Inter sapeva tutto. Non dovevano darmi il permesso, non ho un contratto con loro. Ridirei tutto sì, non ho mai parlato con cattiveria o per ferire. Dico sempre la verità, dice bugie chi è senza coraggio. Continuerò con Tiki Taka, Mediaset è una famiglia. Il calcio è business, Marotta fa le scelte e deve badare ai conti. Alla fine si vedrà chi ha fatto bene. Sul campione che è Icardi non ho mai avuto dubbi: avevo 15 offerte. Lo sapeva pure Marotta. Se siamo arrivati all’ultimo giorno non è perché siamo matti: conosciamo il valore di Icardi".

La 32enne argentina ha poi chiuso parlando della causa intentata dal marito all'Inter e della sua bravura nel risolvere una situazione intricata: "Se la causa era necessaria? Non era una causa per soldi, solo gli ignoranti lo credono. Se fosse stato per soldi sarebbe andato via 3-4 anni fa, quando l’Inter non giocava la Champions, è rimasto per amore del club. Voleva tornare in gruppo e allenarsi con Conte: chissà con lui dove poteva arrivare. Sono quella che l’ha risolta. Era difficile uscire da questa situazione e farlo trovando una squadra di quel livello. La scelta di Parigi rende orgogliosa me, lui e la famiglia. Da procuratrice sono riuscita a fare il meglio,senza tradire né la maggioranza dei tifosi che lo amano né l’Inter".

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