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Sugar tax, Giorgetti: “Rinviata a gennaio 2025”

Il numero uno del Mef ha espresso la propria disapprovazione sull'imposta e specificato che con l’ultima Legge di bilancio si era cercato di rinviarla a luglio

Sugar tax, Giorgetti: “Rinviata a gennaio 2025”

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Sugar tax rinviata a gennaio 2025. L’imposta in queste ore è al centro della discussione e il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato il rinvio a gennaio 2025 specificando che anche lui, come tanti, non è contento che entri in vigore. Il numero uno del Mef ha poi detto che con l’ultima Legge di bilancio si era cercato di rinviarla a luglio. Ecco tutti gli aggiornamenti.

Le parole di Giorgetti

Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha poi specificato riferendosi all’imposta sugli zuccheri che “con l'emendamento abbiamo fatto un ulteriore sforzo, dimezzando l'importo previsto per l'entrata in vigore al primo di luglio”. Giorgetti ha affermato durante un’intervista a “Il Giorno de La Verità” che l’esecutivo sta “facendo esattamente in queste ore uno sforzo per cercare molto faticosamente di trovare una copertura finanziaria per rinviare l'entrata in vigore al primo gennaio del 2025, credo che alla fine ci arriveremo ma credo che non sia il tema centrale di politica economica del governo".

Sugar Tax

La proposta contenuta nell’emendamento al decreto Superbonus, presentato la scorsa settimana dall’esecutivo prevede che a partire dall’1 luglio 2024 per i primi due anni l’imposta sulle sulle bevande analcoliche edulcorate ammonterà a cinque euro per ettolitro per quanto riguarda i prodotti finiti, mentre di 0,13 euro a chilogrammo per quelli che devono essere usati prima della diluizione. Inoltre dal 1° luglio 2026 la misura, che non è mai entrata in vigore, verrà completamente applicata secondo quanto previsto nella manovra 2020. Quest’ultima prevede l’imposta di 10 euro per ettolitro e 0,25 euro per chilogrammo.

Le motivazioni e i prodotti

Tra le motivazioni che hanno portato all’introduzione della sugar tax c'è la volonta di disntentivare all'uso delle bevande edulcorate, ovvero quelle finite e i prodotti che servono per creare delle bibite dopo aver aggiunto acqua o altre tipologie di liquidi. Questi devono essere classificabili alle voci NC 2009 e NC 2202 della nomenclatura combinata dell’Unione europea. Vengono escluse dall’imposta in questione le bevande edulcorate utilizzate per esigenze di tipo nutrizionale.

In sintesi le bevande gassate sono quelle che vengono colpite dalla sugar tax, tra queste ci sono la Coca Cola, la Pepsi Cola, l’aranciata e la gassosa assieme ai tè zuccherati. Infine anche le bevande energetiche, quelle utilizzate dagli sportivi e i succhi di frutta saranno colpite dalla nuova imposta.

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