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Superbonus, passa l'emendamento del governo: crediti spalmati, slitta la sugar tax

Il testo dell'esecutivo ha incassato il via libera della Commissione Finanze del Senato: si va verso la fiducia. Forza Italia si astiene, ma Tajani assicura: "La retroattività è un errore, ma in Aula saremo leali"

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Dopo ore di riflessioni e valutazioni all'interno della maggioranza è arrivato il via libera all'emendamento del governo al dl Superbonus. Il testo dell'esecutivo, che tra le altre cose spalma il credito su 10 anni rispetto ai 4 previsti in precedenza, ha incassato il via libera dalla Commissione Finanze del Senato. La proposta di modifica ha ricevuto il sostegno da parte di Italia Viva, mentre Forza Italia ha deciso di imboccare la strada dell'astensione. La scelta - tengono a precisare gli azzurri, che comunque possono vantare il rinvio della sugar tax per un anno - non è da intendere come un voto contrario.

Il dl Superbonus verso la fiducia

Nella mattinata di domani, precisamente alle ore 10, la Commissione Finanze tornerà a riunirsi per votare il mandato al relatore. Poi, verso le 15, il provvedimento dovrebbe approdare nell'Aula del Senato dove sarebbe atteso il ricorso al voto di fiducia. L'emendamento approvato non dispone solamente la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti dal Superbonus per le spese effettuate nel 2024. Un altro punto di rilievo riguarda il rinvio di due anni (fino a luglio 2026) dell'entrata in vigore della plastic tax, a cui si aggiunge lo slittamento a luglio 2025 della sugar tax. In tal modo sono state ascoltate e accolte le voci delle richieste di categoria.

Tajani: "In Aula saremo leali"

Nella giornata di domani a Palazzo Madama non bisogna aspettarsi le barricate da Forza Italia. Ad assicurarlo è stato Antonio Tajani che, intervistato a Prima di domani su Rete4, ha garantito che non vi sarà alcuno sgarbo verso l'esecutivo. "Domani in Aula saremo leali nei confronti del governo", è la rassicurazione fornita dal vicepresidente del Consiglio. Che comunque ha confermato la contrarietà sul potenziale effetto retroattivo delle nuove norme sul Superbonus. Un aspetto che - viene fatto notare - potrebbe mettere a rischio la credibilità delle istituzioni, allontanare gli investitori e svalutare del 15% i crediti di imposta già maturati negli anni scorsi.

"Rimane il Superbonus con effetto retroattivo perché i nostri emendamenti sono stati bocciati in Commissione, mi spiace e penso che sia un errore", sono infatti i dubbi ribaditi da Tajani. Che però ha smentito alcune ricostruzioni su presunti litigi con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: il titolare della Farnesina ha fatto sapere che "non c'è nessuna guerra, ci sono posizioni politiche di principio". Invece è stato accolto con soddisfazione il rinvio per un anno della sugar tax: "Finché saremo al governo non ci saranno più tasse per gli italiani". Proprio per questo, ha spiegato Maurizio Gasparri, gli azzurri hanno optato per l'astensione.

"L'astensione non è un voto contro. Ci siamo astenuti perché la parte riguardante la sugar tax grazie a noi è stata rinviata di un anno, al primo luglio del 2025", ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia.

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