Teatro

Pio e Amedeo, risate intelligenti sull'attualità

Il duo sabato agli Arcimboldi. Al Menotti prima dello «Psicopompo». Eva Robin's al Carcano

Pio e Amedeo, risate intelligenti sull'attualità

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Nei giorni del periodo di Pasqua a teatro, perché no? Le sale, in questi giorni, non lesinano proposte degne di nota. Un po' per tutti i gusti. Vediamo qualche titolo.

Per cominciare: sabato torna in scena agli Arcimboldi il duo comico Pio e Amedeo, col titolo «Felicissimo show» (ore 21, info: www.teatroarcimboldi.it). Con questo evento i due personaggi hanno la volontà di riportare a teatro un vero e proprio varietà, in cui si alternano risate e momenti di riflessione sull'attualità, il tutto condito dall'irriverenza e dall'ironia tagliente diventate ormai il loro marchio di fabbrica. File rouge è la «libertà di parola» che - come dichiarano gli artisti stessi «non dovrebbe essere mai ristretta o messa in discussione, soprattutto se si è comici, perché lo scherzo e l'ironia sono in grado di esorcizzare anche gli aspetti più negativi della vita». Di più, con un testo vincitore del Premio Sipario Centro attori 2018, al Menotti. Proprio così: si tratta della pièce «Lo psicopompo» (dal 3 al 7, ore 20, info: www.teatromenotti.org), con Milvia Marigliano e Dario De Luca, prima milanese. La storia: «un uomo e una donna, chiusi in casa, si confrontano sulla morte, sul desiderio di morte. Sia in maniera teorica sia come fatto concreto. I due non sono estranei ma una coppia, un certo tipo di coppia, unita da un rapporto intimo. Lui è un infermiere che, in maniera clandestina, aiuta i malati terminali nel suicidio assistito e lei è una professoressa in pensione». Il dialogo si dipana in una dialettica serrata ma placida, come una nevicata, anche intorno a riflessioni sulla musica classica, presenza costante nelle loro vite. I «due, si troveranno a essere testimoni del mistero della morte e a contemplare l'abisso».

Bella anche la proposta che arriva dal Teatro Carcano (titolo «Le serve», dal 4 al 7, teatrocarcano.com), dove va in scena un personaggio mediatico, Eva Robin's. La storia scritta da Genet ispirata a fatto di cronaca due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame. Genet presenta le due sorelle - Solange e Claire - nella loro vita quotidiana, nell'alternarsi fra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale in un rituale che è l'incarnazione della frustrazione: l'azione di uccidere l'oggetto amato e invidiato, viene ripetuta all'infinito come un gioco. Tuttavia, questo gioco non raggiunge mai il suo apice.

LuPav

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