Cronache

Nina Moric chiamò "viado" Belen, in tribunale la Rodriguez: "Accuse di molestie sul figlio sono inaccettabili"

Accusata di diffamazione aggravata, Nina Moric si è dovuta difendere davanti al giudice. In un'intervista del 3 settembre 2015, infatti, aveva speso parole pesantissime nei confronti di Belen Rodriguez

Nina Moric chiamò "viado" Belen, in tribunale la Rodriguez: "Accuse di molestie sul figlio sono inaccettabili"

Saluti e baci prima di entrare in aula, poi davanti al giudice Belen Rodriguez non fa sconti a Nina Moric, denunciata per diffamazione nel 2015.

Le due ex di Fabrizio Corona, infatti, questa mattina si sono trovate nel tribunale di Milano per partecipare al processo a carico della modella croata che, intervista dalla trasmissione La Zanzara di Radio 24 il tre settembre del 2015, aveva definito Belen un "viado". Ad attenderle c'erano un mucchio di fotografi e giornalisti, ma i volti di entrambe erano piuttosto tirati, nonostante le due si siano salutate prima di entrare in aula. E proprio su questo Nina ha precisato: "Negli ultimi mesi non ci siamo nemmeno sentite, è una causa civile, più che umana, salutare una persona, fa parte anche dell'educazione".

Una volta entrate in aula, quando il giudice della decima sezione penale domanda a Belen Rodriguez se ha intenzione di ritirare la querela contro Nina Moric, l'argentina risponde seccamente di no, scuotendo la testa. L'accusa più grave ricevuta, spiega Belen in un primo passaggio della sua deposizione, è quella di "viado" che, precisa, "significa un transessuale che si prostituisce". Poi aggiunge: "Mi ha accusata di avere causato gravi danni al bambino quando io stavo con Fabrizio, di girare nuda per casa, di dormire nuda con lui, facendo capire che lo molestavo sessualmente. Io e il bambino avevamo un bel rapporto anche se, quando veniva a casa mia e di Fabrizio, aveva paura a parlarmi, diceva che andavo a letto con tutti gli uomini. Erano cose che gli diceva la mamma, io cercavo di portarlo su altri discorsi e poi si scioglieva, era un bambino tranquillo. Sono una mamma. So cosa vuol dire essere mamme e amare i propri figli, quando ricevi accuse così è normale essere condizionati".

Belen, quindi, non ha nessuna intenzione di rimangiarsi la querela del passato ed è intenzionata ad andare avanti. Ad averla fatta soffrire, tra le altre cose, sono stati anche i messaggi su Instagram di suoi follower che commentavano l'intervista della Moric. La Rodriguez spiega di essersi trovata "mille volte al bar a rispondere alla mamme che mi chiedevano conto delle sue affermazioni".

Ricordiamo che nella lunga intervista del 2015, Nina Moric aveva accusato Belen di non essere "una bella persona come tutti credono. Quando si trattava di mio figlio girava per casa nuda. Mio figlio ha avuto gli incubi quando aveva 5 anni, lei mi minacciava di morte". Parole pesantissime che sono valse alla Moric un'accusa di diffamazione aggravata da "un fatto determinato", per il quale è prevista una pena da 1 a 6 anni.

Poi Belen Rodriguez conclude: "Con Nina Moric non ho avuto alcun rapporto. Più volte sono stata insultata da lei per telefono e una volta l'ho perfino invitata a casa a cena per vedere dove dormisse il figlio ma non c'è stato verso. Non ho mai detto che volevo portarle via il figlio. Chi sono io per portare via il figlio a un'altra mamma? Se ottenessi un risarcimento, i soldi li darei in beneficenza. Non l'ho querelata per questo, ma per mettere fine a un comportamento incivile.

Quello che ha fatto è gravissimo".

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