Cronache

Paura sulla A26 in Liguria: cade il soffitto della galleria

Sfiorata la tragedia in autostrada all'altezza di Masone: il crollo non ha coinvolto veicoli. Tratto chiuso verso Genova

Paura sulla A26 in Liguria: cade il soffitto della galleria

Ancora paura in autostrada in Liguria, dove parte del soffitto della galleria Berté sulla A26 è crollato, fortunatamente senza colpire i veicoli in transito.

L'incidente si è verificato all'altezza di Masone, in direzione Genova. Chiuso tutto il tratto fino al bivio con la A10 Genova-Ventimiglia in direzione Voltri. Stando alle prime informazioni si sarebbero staccati dei calcinacci e - probabilmente - il cedimento non è strutturale. Secondo Autostrade per l'Italia, si sarebbe verificato "il distacco di una ondulina e di parti dell'intonaco a cui era collegata".

La chiusura del tratto autostradale ha già creato molte code. È in corso l'installazione di uno scambio di carreggiata per consentire la riapertura al traffico in doppio senso di circolazione, ma al momento è prevista l'uscita obbligatoria al casello di Masone. Da qui, i mezzi pesanti dovranno ritornare sull'A7 e prendere la bretella, mentre auto e moto dovranno prendere il passo del Turchino, interdetto ai camion. Per un'eventuale riapertura, per cui non si conoscono ancora le tempistiche, si attende la messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco.

La conferma arriva sui social dal deputato ligure Sergio Battelli, presidente della commissione per le politiche Ue della Camera: "Ho appena contattato la centrale operativa della polizia stradale di Genova e non ci sono dubbi", scrive il grillino, "Dalla galleria della A26 dopo Masone in direzione Genova si è letteralmente staccato un pezzo di soffitto. L'ennesimo, incredibile disastro che, solo per miracolo, non ha provocato vittime. Ora basta, la misura è davvero colma. Non possiamo pagare per l'incapacità di chi dovrebbe gestire questa tratta autostradale!".

Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha convocato con urgenza alle 10 di domani la società Autostrade per l'Italia, di nuovo nella bufera dopo il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018. "Credo che dopo le notizie di oggi sia ancor più difficile contestare le scelte fatte dal governo sul tema concessioni e mi auguro che Aspi ritiri la lettera dei giorni scorsi e chieda scusa", ha scritto su Twitter il vice segretario del Pd, Andrea Orlando.

Intanto, dopo un tavolo di confronto tra società Autostrade e istituzioni locali, è confermato che rimangono gratuiti i pedaggi nei tratti autostradali dell'area metropolitana genovese e quelli tra Chiavari e Rapallo (autostrada A12) e tra Masone e Ovada (A26). A questo si aggiungerà dal 2 di gennaio 2020 la riduzione del 50% della tariffa di transito tra i caselli di Varazze e Genova Prà, in ragione della durata e della complessità del cantiere per la messa in sicurezza idrogeologica della frana all'altezza di Arenzano.

"È chiaro che questo ulteriore episodio che si è verificato sulla rete autostradale ligure ci lascia allibiti", ha detto il governatore, Giovani Toti, "Da tanto tempo chiediamo di conoscere la situazione di sicurezza delle nostre gallerie e dei nostri viadotti. Ho parlato poco fa con la ministra De Micheli che si dice egualmente allibita da quanto accaduto e ha convocato domani a Roma la concessionaria Autostrade.

La galleria è stata sequestrata dalla magistratura e quindi spetterà ai loro periti stabilire cosa successo".

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