Cronache

Lo sciacallo di Amatrice aveva premeditato tutto su Facebook

Sul profilo dell'uomo, proprio sulla stessa bacheca dove annunciava la partenza per i paesi terremotati, sono arrivati insulti di ogni genere

Lo sciacallo di Amatrice aveva premeditato tutto su Facebook

Lo sciacallo napoletano arrestato ad Amatrice, che è accusato di rapina impropria, lesioni e resistenza, aveva premeditato tutto, arrivando a scrivere sul proprio profilo Facebook il 24 agosto: "Vado lì". Solo in un secondo momento, si è capito che intendeva recarsi nei paesi del centro Italia devastati dal terremoto.

Sul profilo dell'uomo, proprio sulla stessa bacheca dove annunciava la partenza per i paesi terremotati, sono arrivati insulti di ogni genere, insieme alle accuse di aver fatto vergognare i cittadini napoletani per aver battuto il peggiore dei record: è stato il primo sciacallo del dopoterremoto del Lazio.

E purtroppo è targato Napoli, anche se il sindaco de Magistris, per segnare immediatamente la distanza della città da quest'azione, ha annunciato la costituzione di parte civile contro il responsabile. M.M è stato arrestato in precedenza una volta per droga e due volte per furto, quindi non è nuovo a questo tipo di lavori.

I carabinieri del comando provinciale di Rieti, nell'ambito dei servizi messi in atto al fine di reprimere il fenomeno dello sciacallaggio a seguito del forte sisma hanno dunque arrestato un pluripregiudicato napoletano, M.M. di 45 anni.

Una delle pattuglie poste in campo e composta dal comandante della stazione di Leonessa e da un militare dipendente dello stesso reparto, nella frazione "Retrosi" del comune di Amatrice, hanno colto all'improvviso l'uomo che tentava di forzare con un cacciavite, la serratura di un'abitazione colpita dal sisma e disabitata.

I militari lo hanno sorpreso alle spalle e l'uomo, vistosi braccato, ha tentato di divincolarsi ingaggiando con i militari, una violenta colluttazione, ferendo con il cacciavite, uno dei militari.

Dopo averlo disarmato, gli agenti lo hanno accuratamente perquisito rinvenendo nella tasca dei pantaloni, un biglietto ferroviario datato 24 agosto 2016 tratta Napoli-Roma, confermando la tesi che il pregiudicato, era giunto sul luogo del sisma, con l'intento di far razzie all'interno delle abitazioni colpite dall'evento tellurico.

L'uomo, con numerosi precedenti penali per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi, è stato arrestato con l'accusa di rapina impropria e lesioni personali e tradotto presso la casa circondariale di Rieti a disposizione dell'autorità giudiziaria locale.

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