Politica

Paghiamo noi l'avvocato ai poliziotti indagati

La sottoscrizione del "Giornale" per pagare spese lega­li e mediche agli agenti mandati al macello nelle manifesta­zioni di piazza e poi lasciati soli dallo Stato

Paghiamo noi l'avvocato ai poliziotti indagati

Un altro poliziotto è stato indagato dal­la magistratura per i tafferugli av­venuti durante i cortei di protesta a Roma. Non è il primo e, temiamo, non sarà l'ulti­mo vista l'aria che tira. Un' aria fetida, alimentata oltre che dai soliti noti anche da opinionisti e giornali che tra­sudano odio verso le forze dell'ordine e simpatie giusti­ficazioniste nei confronti di giovani teppisti che scorraz­zano a volto coperto e armati di spranghe. I dati ci dicono che nel 2011 oltre 400mila tra poliziotti e carabinieri hanno rischiato la vita per di­fendere la nostra incolumità e le nostre città durante ma­nifestazioni di piazza. E che 470 di loro sono rimasti feriti in modo grave.

Lo Stato è molto generoso con i suoi dipendenti. Gli sta­tali, anche se fannulloni e in­capaci, restano tranquilla­mente al loro posto. I magi­strati quando sbagliano non rispondono in prima perso­na dei danni provocati. Non parliamo dei politici, mante­nuti come sappiamo da veri pascià. Solo poliziotti e cara­binieri sono di fatto abban­donati a loro stessi e inchio­dati a responsabilità perso­nali. Se indagati, devono an­ticipare le spese dell'avvoca­to e sperare di essere assolti per rivedere i soldi spesi chis­sà quando perché il fondo per l'assistenza legale esiste solo sulla carta. Se condan­nati, arrivederci e grazie, ze­ro rimborsi. Per gente che guadagna poco più di mille euro al mese può voler dire la rovina. Non parliamo poi delle spese mediche per esa­mi o cure specialistiche in ca­so di lesioni. Vi pare giusto tutto questo? A noi no, per cui abbiamo deciso di aprire una sottoscrizione del Gior­nal­e per pagare le spese lega­li e mediche degli uomini del­le forze dell'ordine mandati al macello nelle manifesta­zioni di piazza e poi lasciati soli da uno Stato ingiusto e ci­nico, debole con i forte e for­te con i deboli. Apriamo la sottoscrizione noi due, con mille euro a testa. Siamo sicu­ri che in tanti aderiranno an­che in tempo di crisi, ognu­no per le sue possibilità. Glie­lo dobbiamo a questi ragazzi in divisa. E se a qualcuno di loro è scappato uno sberlo­ne di troppo non ha fatto che bene. Martedì vi daremo le coordinate bancarie per di­mostrare nei fatti da che par­te stiamo tutti noi.

Un grazie anticipato e buona domeni­ca.

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