Cronaca locale

Leonardo, le mostre e gli orti fanno risplendere le Stelline

La presidente Delpiano racconta presente e futuro della Fondazione: «Un Hub per sviluppare l'area vinciana»

Mimmo di Marzio

«Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri» diceva Leonardo di cui quest'anno si celebra in pompa magna il Cinquecentenario. Dentro al cerchio magico vinciano, che da Santa Maria delle Grazie sede del Cenacolo si dirama all'Ambrosiana e al Castello Sforzesco, vi è un luogo che forse più di tutti sta cercando di mettere a frutto quell'insegnamento. Siamo alla Fondazione Stelline, luogo che prende il nome dall'antico monastero delle suore Benedettine di Santa Maria della Stella («Stelline») che, trasformato più volte nei secoli, divenne orfanotrofio alla metà del Settecento. Ma questo luogo, al Genio di Vinci, è legato a doppio filo non soltanto perchè situato esattamente dirimpetto al Cenacolo ma perchè proprio qui, negli orti adiacenti il suggestivo chiostro, sorgeva la vigna di «sedici pertiche» avuta in dono da Ludovico il Moro dove Leonardo veniva a riposare e a studiare dopo le fatiche ai suoi cantieri. E proprio qui, oggi, la Fondazione istituita nel 1986 e presieduta da PierCarla Delpiano ha creato il primo «Hub Leonardo», un polo culturale che sviluppa tutto l'anno progetti di approfondimento sull'opera vinciana da esportare in tutto il mondo. «Il messaggio che abbiamo lanciato con Expo è quello che vede in Leonardo non soltanto un Genio creativo nelle arti e nelle scienze, ma un modello di riferimento per lo sviluppo di tutti i settori, anche quello economico e sociale: è questa la ragione per cui la Fondazione Stelline porta avanti una mission multidisciplinare e multiculturale, un laboratorio di ideee che spazia dalle arti alla progettazione, dal mondo dell'impresa all'innovazione». La presidente Delpiano è in questi giorni a New York dove ha presentato, al fianco dell'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, i progetti per la Milano Art Week del prossimo aprile. La Fondazione proporrà la mostra-performance dell'artista internazionale Marinella Senatore, un progetto che fa parte del palinsesto culturale 2020 sui «Talenti delle donne». La mostra della Senatore rappresenta soltanto uno dei tanti progetti che, tra arte, musica e editoria, costellano il programma culturale della Fondazione sotto la direzione artistica di Alessandra Klimciuk.

Oltre all'attività dell'Hub «con cui intendiamo sviluppare un modello virtuoso di potenziamento e riconoscimento di tutta quest'area leonardesca», l'anno vinciano della Fondazione si è contraddistinto per eventi originali e fortunati come la mostra «L'Ultima Cena dopo Leonardo» che ha visto a confronto col Genio artisti contemporanei del calibro di Anish Kapoor, Masbedo e Robert Longo. All'attività espositiva si giustappone quella concertistica con i Pomeriggi Musicali ma soprattutto quella congressuale che contribuisce a far gravitare sulla Fondazione 800 eventi e 300mila partecipanti annui.

«Siamo proiettati verso un futuro sempre più legato al rapporto cultura e innovazione ma anche verso la totale autonomia economica e sostenibilità - aggiunge Delpiano - È anche questa la ragione per cui abbiamo reso le Stelline l'unico palazzo storico della città totalmente green, dall'illuminazione all'autonomia energetica con impianti geotermici».

Commenti