Cronaca locale

Ponte di Ferragosto, ritorna l'allarme topi d'appartamento

Georgiani i più abili, poi romeni e albanesi Il 60 per cento dei furti nelle case disabitate

Paola Fucilieri

Strategie infallibili contro i topi d'appartamento che prendono di mira le nostre abitazioni, probabilmente non ne esistono e non ne esisteranno mai. Noi saremo pure infatti sempre più tecnologici, ma loro non si fanno certo scoraggiare e continuano indefessi a «mietere vittime», magari osservandoci da lontano proprio mentre, ridotti agli ultimi termini, carichiamo i bagagli in macchina per raggiungere l'agognata meta del meritato riposo.

Albanesi, moldavi, georgiani... Ciascuno ha la propria tecnica che raramente si traduce in fiasco, mentre le nostre abitazioni sembrano sempre più indifendibili. Eppure le forze dell'ordine ogni anno si prodigano in consigli per evitarci brutte sorprese al ritorno dalle ferie estive. Suggerimenti che possono apparirci banali ma che, chissà perché, siamo molto restii a seguire.

Le statistiche dimostrano che il 60 per cento dei furti a Milano si compie, appunto, quando i proprietari sono lontani da casa. Polizia e carabinieri hanno quindi stilato una lista con una serie di accorgimenti da mettere in atto quando lasciamo la casa vuota per un lungo periodo.

Partendo proprio dalle abitazioni i report Istat - che su questo tema collimano esattamente con usi e costumi dei ladri milanesi - rilevano che gli accessi più usati dai ladri milanesi - sono finestra, balcone, garage o porta lasciata aperta (34% dei casi), segue lo scardinamento della porta (27%) o la forzatura di una finestra (12%). Gioielli e pellicce, obiettivo del 53% dei furti, sono il bottino più ricercato, seguito dal denaro contante (52,2%) e, a distanza, da televisori, computer, macchine fotografiche, cellulari, con circa il 25% dei furti.

In primis va detto che, di questi tempi è buona prassi cercare di non informare troppe persone della propria assenza, tanto meno sui social che raggiungono più o meno indirettamente anche persone poco raccomandabili. Qualche anno fa la soubrette televisiva Belen Rodriguez prima delle vacanze natalizie si congedò dai suoi amici su Facebook spiegando che stava partendo con la famiglia per l'Argentina. I «topi» presero nota e al suo ritorno la soubrette si ritrovò la casa svaligiata.

In secondo luogo, è sempre meglio chiedere a una persona fidata di ritirare la posta per tutto il periodo di vacanza: l'accumulo di bollette e pubblicità lascia chiaramente intendere che siamo assenti. Quindi sarebbe meglio evitare anche di mettere solo il cognome sia sul citofono che sulla cassetta, per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l'individuo, il cognome la famiglia). E sempre restando in tema «informazioni» sarebbe meglio non utilizzare per la segreteria telefonica la formula «siamo assenti», ma preferire «in questo momento non possiamo rispondere», parlando al plurale anche se si abita da soli per far intendere che, forse, qualcuno potrebbe essere rimasto a casa.

In assenza di misure anti intrusione, inoltre, chi parte per un lungo periodo e ha in casa oggetti di grande valore oggetti di valore dovrebbe fotografarli: in caso di furto ha più probabilità di ritrovarli tra il bottino recuperato dalla polizia in qualche retata. E installare, se possibile, un dispositivo automatico che, a intervalli di tempo, accenda le luci, la radio e la tivù.

Infine è fondamentale disporre di una serratura di ultima generazione. Il 38% dei furti viene commesso facendo una copia delle chiavi.

Un'altra buona idea può essere quella di cambiare gli infissi: il 21% dei ladri entra in casa rompendo la finestra, il 13% da una finestra aperta.

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