Cronaca locale

Sala, più soldi alle periferie (e meno ai Navigli)

Vertice post voto: il sindaco cerca fondi per i quartieri e li trova nel progetto sui canali

Sala, più soldi alle periferie (e meno ai Navigli)

Conferma la sua linea politica ma fa autocritica sulle periferie, dove «si deve accelerare». Il sindaco Giuseppe Sala tira dritto e al termine del vertice post-elettorale coi suoi assessori, ha annunciato: «Riconfermiamo migliorando. Rispetto alla linea politica che ci siamo dati e con cui ci siamo presentati agli elettori non può che essere confermata, perché è quella giusta. Questo modo di intendere la sinistra progressista è quello che serve a Milano. La linea politica non merita nessun ripensamento ma abbiamo fatto un esame di coscienza con la necessità di correggere degli aspetti». In primis sulle periferie dove, alle elezioni del 4 marzo, i cittadini hanno preferito votare il centrodestra mentre nel centro città ha prevalso il Pd. Il sindaco vuole «risultati misurabili» quindi a partire da aprile ed entro la fine del mandato, «almeno 3mila appartamenti sfitti di edilizia popolare dovranno essere consegnati ai cittadini». E sulla sicurezza, delega assegnata ad Anna Scavuzzo, «vogliamo essere più incisivi, perché la percezione è diversa anche se i crimini sono diminuiti». A settembre ci sarà il tagliando di metà mandato «per rendere conto di quanto abbiamo fatto».

Per accelerare su case popolari e periferie serviranno più fondi ed è già stato chiesto all'assessore al Bilancio, Roberto Tasca di trovare «alcune decine di milioni in più». Sala sulle periferie si gioca «la faccia», come ha ammesso lui stesso, «voglio tornare a fare il Beppe Sala manager e mi ci metterò personalmente». Una parte delle risorse per le periferie potrebbe arrivare anche dai fondi stanziati dal Comune per la prima parte del progetto di riapertura dei Navigli, la situazione «è da analizzare», anche se il progetto della riapertura «è confermato e anzi ne ho parlato anche con Fontana e la Regione potrebbe essere della partita». Altro punto su cui il sindaco vuole essere più incisivo è la macchina amministrativa «che va migliorata e se le forze non sono sufficienti troveremo tecnici più bravi». Il risultato elettorale «ha dato dei chiari segni ma Milano ha tenuto in un'onda che va da un'alta parte» ha concluso Sala.

«La giunta così come è può proseguire bene», comunque. Infine ha lanciato un appello alla squadra: «Chiedo a miei assessori di essere ancora più presenti nella città e anche i consiglieri di Municipio dovranno fare la loro parte». Ma l'opposizione va all'attacco. Di «sterili proclami» parla il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi.

«Abbiamo l'impressione che quelle del Pd siano lacrime di coccodrillo: in questi due anni il piano periferie si è rivelato inconsistente e i grandi sogni di gloria e canali navigabili sono già stati riposti nel cassetto».

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