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Cuba, attacco acustico a diplomatici Usa: improvvise perdite di udito

A L'Avana diciannove diplomatici americani sono stati colpiti da un misterioso attacco acustico, sul caso sta indagando anche l'Fbi

La bandiera americana torna a sventolare all'ambasciata a Cuba
La bandiera americana torna a sventolare all'ambasciata a Cuba

Non sarebbe male se fosse l'inizio di un film thriller, peccato che sia successo davvero. Qualche settimana fa un sospetto "attacco acustico" all'ambasciata americana è stato segnalato dalle autorità statunitensi. Diciannove diplomatici sono stati colpiti da alcuni problemi di salute, in particolare si tratta di improvvise perdite di udito, forti emicrania, giramenti di testa seguiti da perdite di equilibrio, lievi lesioni cerebrali e deficit cognitivi.

Il fatto è stato riportato per la prima volta ad agosto dopo che gli Stati Uniti hanno espulso due diplomatici cubani da Washington, in quanti questi non sarebbero stati in grado di proteggere i loro cittadini, ma - secondo quanto riferito dallo staff dell'ambasciata - i primi sintomi sono cominciati alla fine dell'anno scorso ai danni di due diplomatici. Secondo quanto riporta la Cnn sono coinvolti anche diplomatici canadesi, ma risulterebbero colpiti in modo collaterale. Non è ancora chiaro da cosa derivi il danno, ma potrebbe essere attribuibile a un dispostivo sonoro segreto.

La perdita dell'udito

Come riporta la Bbc, la causa della perdita dell'udito potrebbe essere dovuta all'emissione di onde sonore non udibili dall'orecchio umano, ma in grado di creare gravi danni. Il misterioso attacco acustico sembrava sospeso da qualche mese, ma è ripreso nel mese di agosto, quando le persone colpite dai sintomi sono aumentate da sedici a diciannove. Ad alcune delle persone coinvolte la perdita dell'udito è stata confermata dai medici come permanente. Gli altri sintomi, come mal di testa e altri problemi cognitivi, sono considerati invece solo una conseguenza del problema all'udito.

Il Dipartimento di Stato americano non ha ancora incolpato nessuno dell'accaduto, tutte le piste restano dunque aperte. Sul caso sta indagando anche l'Fbi.

L'ambasciata americana a L'Avana è stata riaperta nel 2015 dopo più di 50 anni di ostilità tra i due Paesi.

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