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Man Haron Monis: ritratto del sequestratore

Quarantanove anni, iraniano, autoproclamatosi predicatore religioso: questo il profilo di Man Haron Monis, già accusato di violenza sessuale, minacce e truffa

Man Haron Monis: ritratto del sequestratore

Un "predicatore religioso" autoproclamatosi ben noto alle autorità giudiziarie australiane: questo il profilo di Man Haron Monis, il sequestratore degli ostaggi rinchiusi da ore in una cioccolateria di Sydney.

L'uomo, che si autodefinisce uno "sceicco", è giunto in Australia nel 1996 ed è stato accusato di violenza sessuale ai danni di una donna nel 2002, quando si spacciava per santone e guaritore. Undici anni più tardi è tornato alla ribalta delle cronache giudiziarie per alcune lettere di minacce inviate ai familiari dei militari australiani di stanza in Afghanistan: per questo è stato condannato a 300 ore di lavoro ai servizi sociali.

Inoltre sempre l'anno scorso è stato formalmente accusato di complicità nell'omicidio dell'ex moglie Noleen Hayson Pal - che è anche la madre dei suoi figli - brutalmente accoltellata e poi data alle fiamme nel suo appartamento di Sydney. L'uomo era in libertà su cauzione.

Nato in Iran 49 anni fa, Monis scriveva sul suo sito di essere un perseguitato politico, paragonandosi a Julian Assange: "Dato che il governo australiano non può tollerare le attività dello sceicco Haron, sta cercando di danneggiare la sua immagine con false accuse - si legge - ed esercita pressioni per fargli cessare ogni attività e metterlo a tacere. Ma a Dio piacendo, Man Haron Monis non interromperà la sua attività politica contro l'oppressione"

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