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Ora Bannon corteggia i populisti europei e sogna "l'Internazionale sovranista"

Dopo il tour italiano l'ex stratega della Casa Bianca vola a Zurigo per incontrare la dirigente dell'Afd, Alice Weidel. Sarebbe pronto ad occuparsi della comunicazione del partito

Ora Bannon corteggia i populisti europei e sogna "l'Internazionale sovranista"

Dopo essere stato estromesso dalla Casa Bianca e aver lasciato la guida del sito ultraconservatore Breitbart News, l’ex stratega del presidente americano Donald Trump ora punta sui “populisti” europei.

Il Grand Tour di Steve Bannon nel Vecchio Continente è iniziato la settimana scorsa. Prima tappa Roma dove, aveva rivelato La Stampa, avrebbe dovuto incontrare Matteo Salvini. L’appuntamento, però, sarebbe saltato per gli impegni elettorali del leader della Lega a poche ore dal voto. Sempre secondo il quotidiano di Torino, però, Bannon sarebbe riuscito a vedere, in forma privata, alcuni dirigenti leghisti e di Forza Italia. Non risulta, invece, che l’ex Richelieu di Trump abbia avuto contatti con i big del Movimento 5 Stelle. Anche se un faccia a faccia con i leader grillini non è affatto escluso in futuro. “Mi sono organizzato”, ha reso noto lo stesso Bannon in un’intervista al Corriere della Sera.

Ma “il principe delle tenebre”, questo uno dei tanti soprannomi che gli hanno affibiato e che lui stesso non sembra disdegnare, è apparso in pubblico per la prima volta soltanto ieri in una sala concerti a Zurigo, in Svizzera, dove, invitato dal settimanale conservatore svizzero-tedesco Weltwoche, ha discusso davanti ad una platea di 1500 persone di "Rivolta populista e suoi risvolti globali per la Svizzera, l'Europa e gli Stati Uniti". L’ex fedelissimo di Trump ha approfittato del suo soggiorno nella città sulle rive della Limmat anche per confrontarsi con uno dei dirigenti della formazione euroscettica tedesca Alternative für Deutschland, Alice Weidel. Neo eletta al Bundestag, dopo l’exploit del partito alle elezioni dello scorso settembre, la Weidel è residente proprio in Svizzera. E con Bannon pare stia progettando una ristrutturazione della comunicazione del partito di ultradestra per contrastare la diffusione di fake news che negli ultimi mesi avrebbero provocato danni all’immagine dell’Afd.

Secondo le indiscrezioni pubblicate dall’agenzia di stampa tedesca Dpa, infatti, i due avrebbero discusso di comunicazione politica, e il teorico dell’alt-right americana avrebbe messo a disposizione le proprie abilità per aiutare i populisti tedeschi a combattere le bufale e la scarsa copertura sui media. La leader dell’Afd, da parte sua, avrebbe lasciato intendere di essere pronta ad investire sulla comunicazione. Non è chiaro, per ora, se quella dell’ex presidente di Breitbart News, rimasto solo dopo le dichiarazioni caustiche contenute in “Fire and Fury”, il libro scandalo del giornalista Michael Wolff, sia un'operazione di natura commerciale oppure strettamente politica. Durante la sua tappa svizzera Bannon ha ribadito di essere in Europa per studiare i movimenti populisti nei diversi paesi e per sostenere la rivolta contro l'establishment politico.

L’obiettivo strategico, ipotizza La Stampa, potrebbe essere quello di creare una “rete populista nel Vecchio Continente” in vista delle elezioni europee del 2019. Un network, spiega il quotidiano di Torino, che dovrà agganciarsi alla destra alternativa americana. Forse, per contrastare l’espansione geopolitica della Cina in Europa: un fenomeno sul quale Bannon ha messo in guardia il pubblico svizzero. I movimenti populisti, secondo Bannon, stanno crescendo in tutto il continente. Le sconfitte del Front National e dell’Afd contano poco: l’importante è il trend “anti-establishment”, espresso chiaramente anche nel voto italiano. A proposito dell’Italia Bannon, che intervistato dal Corriere della Sera aveva paragonato Silvio Berlusconi a Donald Trump, sogna un’alleanza tra Luigi di Maio e Matteo Salvini per un governo “sovranista e populista”.

Fuori dalla sala concerti un centinaio di attivisti del Movimento per il socialismo (MPS) hanno inscenato una protesta “contro il razzismo, il sessismo e lo sfruttamento”. All’interno Bannon parla di immigrazione, sovranità, guerra commerciale, banche e criptovalute. All’ex alleato Donald Trump riserva solo elogi. E promette di voler passare molto tempo in Europa.

È qui, ha detto al Corriere della Sera, “l’avanguardia del populismo”.

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